C’è un elemento di fiducia in ogni acquisto che facciamo: dal più semplice e banale per cui il rischio percepito è relativamente basso e per il quale il tempo della decisione d’acquisto avviene in poche frazioni di secondo, al più complesso per cui il processo avviene in settimane, mesi o anche anni. Come è cambiato il ruolo del marketing nel creare una relazione di fiducia con il cliente nell’era digitale?
La fiducia ha molteplici sfaccettature e dinamiche, ma ciò che risulta sempre critico nell’ambito digitale è essere e risultare un brand autentico. Più che in altri contesti infatti la virtualità può avere una connotazione negativa rispetto alla corrispondenza con la realtà, di artificio, creando un’aura di disincanto e sfiducia. Uno degli strumenti digitali più efficaci per costruire autenticità, e quindi ridurre le distanze fra il marchio e il consumatore, è l’attività di Digital PR.
Non c’è dubbio che l’attività di Digital PR deve inserirsi in una strategia coerente di (web)marketing e PR, orientata agli stessi obiettivi per portare a dei risultati significativi. Analizzare lo scenario competitivo e le attività condotte da altri marchi su segmenti di clientela similari lo è altrettanto e rappresentano le fondamenta per delineare i propri piani nel medio e breve termine.
Ma per riuscire a conquistare credibilità, risultare autentici e ottenere fiducia serve qualcosa di più:
– Una storia coinvolgente, unica, con un taglio che contestualizzi il prodotto nella vita reale e risulti interessante da scrivere oltre che da leggere. Il primo obiettivo è ovviamente quello di incuriosire e conquistare attivamente il giornalista o blogger. Il rischio è sempre quello di strafare in questo caso, non è necessario avere in canna il lancio di un prodotto che fa svoltare le sorti dell’umanità, o di fingere che sia tale. Bensì costruire qualcosa di valore, che abbia rilevanza e connotazioni di novità per il segmento di mercato.
– Supportare il giornalista o blogger con elementi che diano spunti per una lettura molteplice del proprio prodotto quanto più possibile aderente ai loro stili e modalità di scrittura. Idealmente fornire una chiave di lettura su misura per ogni influencer o blogger contattato permette di ottimizzare la copertura editoriale fornendo più punti di vista complementari.
– Illimitata fiducia nella correttezza e oggettività dei contributi editoriali: tutto traspare al pubblico e in chiave autenticità questo elemento non può avere compromessi come linee guida e argomenti off topic imposti. Naturale esporsi al rischio di rivelazioni non positive, ma i clienti sanno che il prodotto perfetto non esiste: l’importante è che l’imperfezione non sia mascherata goffamente e che non risulti compromettere funzionalità importanti del prodotto o ritenute caratteristiche rilevanti dal nostro target.
– Trovare la giusta tempistica e le priorità corrette. Per ogni tipo di lancio esistono molteplici canali di comunicazione che vengono attivati, non tutti allo stesso momento e non tutti con lo stesso target. Per massimizzare il reach e coordinare le uscite editoriali è fondamentale fare un ottimo retro-planning e gestire eventuali ritardi.
Un buon risultato nelle campagne di Digital PR si riconosce anche dagli effetti collaterali sul SEO, verso il quale spesso molte campagne si indirizzano in realtà. Quando abbiamo molteplici link e contenuti di qualità che puntano al nostro sito, il livello di fiducia si misura anche attraverso un miglioramento nel ranking dei motori di ricerca.