E’ estate, tempo di vacanza e di viaggi. Quale miglior periodo per parlare di una delle destinazioni di viaggio più sognate al mondo: la Giamaica?
Quando si parla di Giamaica le immagini che ci vengono in mente sono:
- la sabbia bianca e l’acqua cristallina
- Bob Marley
- la musica reggae
- la “foresta vergine” (giamaicana)
- gli afro giamaicani e il loro stile unico al mondo
Tutte cose che ci riportano alla vacanza e al relax. Tutto quello che in città non c’è. Ecco perché quando si pensa ad evadere si sogna un posto come la Giamaica. Un posto in grado di allontanare le preoccupazioni, di farti sorridere, di farti rilassare e indossare un costume.
L’idea dell’agenzia del turismo giamaicano
Come dice un famoso detto, “se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna”. L’agenzia Draftfcb di New York, nel freddo di gennaio 2013, l’ha resa più semplice di quanto sembri. Se non è possibile portare le persone in Giamaica, portiamo la Giamaica alle persone.
Obiettivo: Promuovere la Giamaica? Non proprio. Con la bellezza della Giamaica, sarebbe stato facile assumere i migliori registi, modelle e fotografi e girare un video divertente a tale scopo. Ma questo sarebbe stato banale ed estremamente prevedibile e la prevedibilità, sappiamo, è qualcosa di alquanto estraneo alla cultura giamaicana. L’obiettivo era quindi di far scoprire alla gente cosa significa veramente la Giamaica e quello che rappresenta. E per farlo, dato che si parlava di Times Square, bisognava fare i conti con i newyorkesi che più di altri hanno il naso fino nel fiutare la mediocrità…
La proposta di valore unica
C’è una cosa che la Giamaica è e che la gente a volte dimentica: un po’ folle… in un modo divertente. Tira fuori il lato folle e divertente delle persone.
New York è un posto stressante, e Times Square non è il più rilassante dei suoi quartieri. Così, invece di ricorrere a belle foto e video, l’agenzia del turismo giamaicano ha deciso di usare una palla antistress gigante, gialla con una faccina sorridente e di farla “cadere” sulla Broadway tra la 45 ° e la 46 ° Street, in una delle zone più trafficate del mondo. E anche se la palla gigante non si poteva strizzare, la sola vista del volto simpatico e sorridente e il clima generato dalle varie iniziative a supporto, faceva venire voglia di pensare a come ridurre lo stress. Il tutto enfatizzato da viaggi regalo gratuiti forniti in collaborazione con 13 catene alberghiere per offrire un accordo a livello di destinazione esclusiva attraverso il sito web.
Un dono dalla Giamaica, #getallright.
Non poteva esserci nient’altro che identificasse meglio il paese con la palla antistress. Il “va tutto bene” in quel paese è uno stato d’essere.
La Giamaica ha qualcosa che non molte altre mete (in questo caso potremmo parlare di brand) hanno: la familiarità. Quasi tutti hanno visto almeno in foto e video la bellezza di questo paese. Quasi tutti vorrebbero andarci almeno una volta nella vita. L’agenzia del turismo giamaicano lo sapeva e sapeva anche che tutto quello che doveva fare era ricordare al pubblico solo quello che chiunque può aspettarsi andando in Giamaica.
Una campagna di marketing non convenzionale semplice e dirompente, simile a Carnival Cruises Lines – The world largest bouncing balls (anche se in quel caso si trattava più di guerrilla marketing), richiamata da molti media e che ha fatto pensare a molti di mollare tutto e partire subito.
Buona estate e buone vacanze. Everything’s gonna be alright!