
In barba a tutte le regole linguistiche, estate fa rima con vacanze. E anche con ferie. In barba a questa regola, estate fa anche rima con IRPEF, INPS, saldi e anticipi. Insomma, estate è una parola jolly. Fa rima con tutto. Il freelance, conscio di ciò, ha un approccio alle vacanze vario e multiforme. Analizziamo alcune tipologie, vedendo come rispondono alle più tipiche domande del periodo.
Sei in ferie? Dove vai in ferie?
- Ehmm no, tecnicamente sono in ferie forzate. Ovvero i clienti hanno tutti chiuso e quindi non ho nulla da fare e anche a me come a tutti tocca staccare un po’. O forse no…?!?;
- Sto a casa e mi riposo. Ovvero passerò il mese di Agosto a casa a mettermi al passo con le quintalate di arretrati. L’unica luce che prenderò sarà quella del mio schermo;
- Ho bisogno di riposo, vado lì che è tranquillo… ma non preoccuparti ho con me il pc. Ovvero invece di raggiungere l’Inbox Zero raggiungerò il time to reply zero alle mie mail;
- Stacco da tutto. Anche perché ho un progettino… Ovvero starò in parte di fronte al pc in parte leggerò libri che c’è un progetto da cui dipende il mio fatturato – di quest’anno non del prossimo anno.
- Non vedo l’ora di andare, ho una wishlist di letture che non vedo l’ora di affrontare. Dicesi formazione on the beach o traning on the rocks.
Priorità del freelance vacanziero
Quando organizza o prenota la vacanza, verifica nell’ordine:
- la copertura e i costi del suo operatore telefonico preferito;
- la presenza del wi-fi;
- come mettere in vacanza i suoi profili social;
- (se va all’estero) la presa di corrente del posto dove andrà;
- le recensioni su Tripadvisor e su altri social;
- il meteo;
- il luogo.
Paure e credenze del freelance vacanziero
Il freelance in vacanza crede che: l’antivirus funzioni meglio e di più della crema solare; Photoshop renda indimenticabilmente cristallina anche l’acqua di Sottomarina; LinkedIn d’estate raccolga le migliori opportunità; quando rientrerà sarà sommerso dal lavoro; forse era meglio stare a casa; non era il caso di dire no a quella giornata di formazione il 15 agosto a 15€ l’ora (iva e ogni altro onere incluso – praticamente all inclusive).
Uno dei momenti cruciali pre-vacanze è il settaggio del “risponditore automatico”. Il processo che porta alla decisione finale richiede di sfogliare le seguenti margherite: “metterlo o non metterlo?”, “in italiano o in inglese?”, “formale o informale?” e… “a colori o in bianco&nero?”. Passata l’analisi di tutte le coppie polari esistenti, solitamente si entra nella psicologia più fine:
- se metto dal 13 al 17 porta sfiga?
- se metto dal 10 al 24 sono troppi giorni e passo per scansafatiche?
- se metto da ieri ad oggi sembra troppo poco?
- se metto “Out of Office” non che poi pensano che abbia un ufficio o mi credono in treno?
- se metto “Out of Co-working” magari mi prendono per matto?
Buona estate freelance
Insomma per il freelance, come per gli imprenditori che sentono di avere un animo freelance, staccare non è facile. Serve, lo sappiamo, ma non è facile. A voi però auguriamo una buona estate e delle buone vacanze, sia che le abbiate già fatte, sia che le dobbiate fare, sia che non le possiate fare. In quest’ultimo caso, sappiamo ve le saprete conquistare il prossimo anno.
Vi aspettiamo a settembre. C’è qualcosa che bolle in pentola. E non sono rane.
#staytuned