Dopo quasi due anni da freelance, tra incontri e progetti, errori e soddisfazioni, posso dire di avere imparato molte cose su questo mondo. Se sei un libero professionista anche tu, forse in alcune di esse ti identificherai. Se non lo sei e lo vuoi diventare, questa è una frazione di quello che ti tocca.

 

PRO

  1. Molti hanno l’immagine del freelance che lavora a bordo piscina. Pura fantasia. Finisco il mio cocktail, faccio qualche vasca e poi ti spiego perché.
  2. Il primo vantaggio del non avere più orari fissi è che perdi la cattiva abitudine di fissare l’orologio ogni 5 minuti due ore prima della pausa pranzo.
  3. Smetti anche di lamentarti di tutte quelle ore in più non pagate che regalavi alla tua azienda. Non è straordinario?
  4. Puoi scegliere dove e come lavorare. Chissà perché tutti scelgono sul divano, con il portatile sulle gambe.
  5. Riesci a essere impeccabilmente professional anche in pigiama.
  6. Sei il capo di te stesso. Peccato che presto scopri di essere più esigente, pressante e str***o di tutti i tuoi vecchi datori di lavoro messi insieme.
  7. Scioperi e ritardi dei mezzi oppure traffico e code interminabili diventano lontani ricordi. Che riemergeranno tutte le volte che avrai un appuntamento.

 

CONTRO

  1. Scegli di lavorare da casa perché la vita d’ufficio ti sta stretta, e poi passi da un open space a un monolocale.
  2. Rivaluterai totalmente la tristezza del lunedì mattina in ufficio. Soprattutto dopo un weekend passato in casa a lavorare.
  3. Per un dipendente, 9-18 indica l’orario di ufficio. Per molti freelance, il numero di ore di lavoro giornaliere.
  4. Non hai più le ferie pagate. Ma hai scelto di guadagnare facendo quello che più ti piace. Non è un po’ la stessa cosa?
  5. Dell’ufficio odiavi due cose: le riunioni inutili e quel collega insopportabile. Lavorando da casa odierai due cose: il frigo e te stesso.
  6. La malattia non è più un diritto. Guarda il lato positivo: essere freelance è la migliore cura contro l’ipocondria.
  7. Se hai fatto una fattura e alla scadenza non ti hanno pagato, prova col malocchio.
  8. Lagnarti di quanto lavori con un altro freelance non ha senso. Peggio è se lo fai con un impiegato, perché avrà il coraggio di risponderti: “Quanto ti capisco…”.
  9. In materia di tasse, il saldo è quasi sempre una mazzata. L’acconto è sempre una sorpresa. Quasi mai piacevole.
  10. F24. Affondato.

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LANCE LIBERE

  1. Non bisogna mai dimenticare che Il termine freelance nasce come sinonimo di mercenario. NON nell’accezione femminile del termine.
  2. Il freelance è una macchina da guerra, capace di combattere contemporaneamente su più fronti,  e se viene sconfitto è talmente orgoglioso da non appellarsi alla Divina Previdenza.
  3. La sua casa è il suo campo di battaglia. Dopo 10 giorni di lavoro consecutivi, anche letteralmente.

 

PIANIFICATION

  1. Un freelance lavora sei giorni su sette. Il settimo si riposa, organizzando la settimana.
  2. Risponde “Un attimo che controllo sull’agenda” anche quando la domanda è “Che fai stasera, bella?”.
  3. Non esiste metafora più bella della vita, per un freelance, di una pagina bianca sull’agenda. Anzi, forse esiste: due pagine bianche. Consecutive…
  4. Giornate libere e funzioni fisiologiche non vanno pianificate nei dettagli. Ripeti con me: non vanno pianificate nei dettagli.
  5. A volte hai tanto di quel lavoro che l’unica soluzione sarebbe clonarti. Ma saresti troppo crudele verso te stesso.

 

BRAND DI TE STESSO

  1. Tatuarti il tuo nome sulla fronte potrà farti guadagnare visibilità, non certo reputation.
  2. Per la tua immagine sul web, avere un omonimo che fa il tuo stesso lavoro è una grossa fregatura. Se poi fa lo spogliarellista, sei fregato. (True story)
  3. Hai creato il tuo sito, hai un profilo su ogni Social Network, hai realizzato mille progetti, eppure quella dannata rissa in età giovanile continua a tormentare la tua prima pagina di Google.
  4. Tutti santi su Linkedin. Poi su Facebook…

 

SIMILITUDINI

  1. Non si fa sentire da mesi, quando lo chiami dice che non esce mai di casa e poi senti da altri che è sempre in giro con Tizio e Caio. O è un ex, o è Sempronio, o un collega diventato freelance.
  2. Lo si avvista raramente, ha un aspetto selvaggio e l’espressione sfuggente di chi non è più abituato alla civiltà. O è uno Yeti o un freelance con molto lavoro.
  3. Lavorare in mutande non fa automaticamente di te un modello di intimo. Anzi.

 

BORN TO BE FREE

  1. Capisci di essere fatto per essere un freelance quando la cosa che più ti manca dell’ufficio è il sapore del caffè della macchinetta.
  2. Capisci di non essere fatto per essere freelance se come immagine sul desktop, al posto di un’isola tropicale, hai la foto di un ufficio.

 

FREELANCE CON FAMIGLIA

  1. Ogni mattina un freelance si sveglia e sa che dovrà farlo prima dei suoi figli se vuole concludere qualcosa.
  2. – E questo, piccola mia, è l’ufficio di papà.
    – Ho capito, ma ora esci che devo lavarmi i capelli.
  3. Conciliare lavoro e famiglia non concilia il sonno. Lo elimina.
  4. È difficile spiegare a tuo figlio cos’è una mela, figuriamoci fargli capire che stai lavorando.

 

CHIAMATE POSSIBILI

  1. “Devo fare quella cosa lì di cui non ti ho ancora parlato per quell’azienda lì che ancora non conosci. Mi invieresti un preventivo?”
  2. “Ti mando una mail domattina presto. Il lavoro è urgentissimo, bisognerà correre come matti”. Non si fa più sentire per mesi.

 

NETWORKING

  1. Una Partita Iva ha un unico modo per avere successo: fare rete.
  2. Conosci gente in gamba, partecipi a incontri entusiasmanti, realizzi progetti interessanti. Scopri quanta vita c’è oltre l’ufficio.
  3. Trello e Slack sono i cugini cool di Meeting e Mail.
  4. Se visita il tuo profilo Linkedin tutti i giorni, non vuole offrirti un progetto o una collaborazione. È uno stalker.

 

STATISTICHE

  1. Se come dipendente sei abituato a portarti il lavoro a casa, hai il 90% di probabilità in più di diventare un freelance felice.
  2. Il 48% dei freelance dichiara di uscire a bere per festeggiare il termine di un progetto. Ma solo lo 0,3% dichiara di farlo per dimenticare di essere freelance.
  3. Ci sono il 4% di probabilità che le persone che sanno che lavori da casa capiscano davvero che tu stai lavorando.

Manca qualche sfumatura, lo so. È perché sono curioso di sentire le vostre.