Qualche lustro fa andava di moda un adagio che riprendeva il titolo del film di Marco Bellocchio e recitava più o meno questo: la Cina è vicina, un grande mercato in cui esportare, ma al contempo un grande concorrente da cui guardarsi le spalle.
Ormai quel gigantesco mercato e concorrente non è più cosi vicino, ha già da un po‘ superato le nostre previsioni, surclassato alcune nostre manifatture, precluso a molte piccole realtà il proprio mercato e procede spedito in direzioni che neanche riusciamo a immaginare, figuriamoci a capire. Prendendo in analisi il campo di internet e del fenomeno social media, la situazione è piuttosto evidente. Se qualche piccola-media impresa italiana volesse affacciarsi direttamente al mercato cinese avrebbe certamente da presidiare la propria identità sulla rete: uno dei pilastri fondamentali del marketing contemporaneo. Al di là della banale traduzione in lingua del sito e una ottimizzazione della velocità di caricamento oltre il Firewall cinese, ci sono importanti elementi da tenere in considerazione prima di fare un salto in questa complessa realtà:
- Motori di ricerca in Cina – Baidu
Il mondo di internet in Cina è strettamente sotto controllo statale, cosi come le infrastrutture, anche le ricerche online sono filtrate e controllate. In pratica l’unico vero motore di ricerca è Baidu, un monopolista ancor più importante di Google, solo che Baidu non ha il medesimo algoritmo e non risponde alle stesse logiche di posizionamento. Una delle principali variabili da ottimizzare è sicuramente la velocità di caricamento del sito, ottenibile a livelli di eccellenza paragonabili a quelli nostrani solo grazie ad una CDN locale o ad un hosting in Cina. Piccolo appunto, per avere una delle 2 soluzioni bisogna avere una sede fisica in loco e ottenere cosi la ICP license. Baidu è molto più di un motore di ricerca, è un hub di informazioni e servizi innumerevoli, racchiude infatti al contempo il sapere enciclopedico di Wikipedia e offre servizi a pagamento. Google è presente, specie nella zona di Hong Kong ed è utilizzato fra gli studenti e professionisti che hanno avuto esperienze di studio all’estero, ma rimane comunque molto marginale.
Se cercate un’agenzia che sappia mettere mano a questo dilemma ed ottimizzare il vostro sito armatevi di tanta pazienza e senso critico verso chi millanta esperienze e contatti di partnership: personalmente ho scelto di lavorare via Skype alle 7 di mattina per affidarmi alle numerose agenzie web che parlano perfettamente Inglese ad Hong Kong.
- Social Media in Cina – Sina Weibo
Non di meno il mondo social cinese è anch’esso super controllato, solo che per contro la realtà dei social è molto piu‘ variegata. Sono innumerevoli i social media locali e si differenziano spesso per tipo di utilizzo e tipologia di utente. Anche in questo la Cina è molto diversa, l’attuale dominio in occidente di Facebook con Twitter e Instagram da contorno non ha niente in comune con la situazione locale. Attualmente il social media cinese più rilevante è Sina Weibo, ma ciclicamente questa leadership cambia con il cambiare delle abitudini di fruizione degli utenti. Non solo, ma come avviene ormai con la TV generalista, c’è un vero e proprio segmentarsi del consumatore in base al canale di utilizzo. Nel caso vogliate quindi cominciare una presenza nei social, fate un’analisi approfondita di chi in termini di target è dominante in quel social media. I social media in Cina sono decisamente importanti in termini di traffico e visibilità, una strategia digitale senza i social media non avrebbe certamente molte chance di essere efficace. La penetrazione e l’utilizzo medio infatti è di gran lunga molto più importante rispetto all’occidente.
- Tipologia di utente internet e consumatore in Cina.
Liquidare questo punto con qualche riga porta sicuramente a delle generalizzazioni, ma per necessità riassumiamo i fenomeni di maggiore impatto:
- Iperconnessione.
L’utente è sempre online, per brevi periodi ma in continuazione rispetto agli standard europei e americani - Iperattività.
L’utente è molto più attivo nel condividere, commentare e creare contenuti online - Ipersocialità.
L’utente vive nei social un’esperienza che ritiene sincera e utile per costruire la propria opinione, review e consigli di altri consumatori e amici diventano cosi fondamentali