E’ innegabile quanto siano sempre più importanti oggi le immagini e la fotografia come mezzi di comunicazione.
Raccontare con le immagini, presentare i prodotti attraverso le immagini non è più soltanto un fenomeno nel mondo del marketing ma è ormai un fenomeno sociale.
Questo fenomeno è definito “visual storytelling” e la sua forza è quella di catturare la nostra attenzione, di coinvolgere, trasmettere emozioni, di entrare nella nostra memoria facilmente.
La diffusione del visual storytelling è rafforzata dai moltissimi strumenti digitali che sono nati ultimante e soprattutto dalla mobile experience che lo rende a potata di tutti e accessibile in ogni momento della giornata.
Le app pioniere del visual storytelling sono state Storify, Instagram e Pinterest: app che ormai fanno parte della nostra vita quotidiana con le quali creiamo e condividiamo immagini e video .
Ma ultimante sono nate due app di cui sentiremo spesso parlare e che diventeranno parte della nostra quotidianità come lo sono oggi Instagram e Pinterest:
Storehouse e Steller: un po’ del vecchio album di foto ma condivisibile con il mondo.
Queste app permettono di condividere delle storie integrando non solo foto ma anche video e testi con una certa eleganza stilistica e grafica.
Partiamo da Steller: un app che è diventata in pochi giorni per me una vera e propria dipendenza!
Caratterizzata da un design minimalista, consente di creare storie visive impaginandole come una rivista multimediale grazie all’utilizzo di semplici tool e al design pulito.
L’app offre diversi layout e font con cui scrivere la vostra storia: voi dovete solo aggiungere le vostre foto o video selezionandole dal rullino del vostro smartphone.
Terminato l’editing il vostro magazine virtuale sarà pronto per essere pubblicato sulla piattaforma di Steller e condiviso in tutti i social.
È possibile sfogliare le altre storie, commentare, ri-pubblicare altre storie, inserire hastag (creati apposta per Steller come #stelleritalia, #stellerplaces, #stellercity).
Anche Storehouse permette di creare storie multimediali con foto, video e testi di buona qualità, con la possibilità di unire anche 50 immagini per storia e con il limite di 30 secondi per i video.
È possibile aggiungere anche del testo scegliendo tra differenti stili per intestazione, corpo del testo.
Quando avete finito l’editing potete condividere il link nei social ma anche tramite un codice embed (solo dal sito, non dalla app) inserire la vostra storia nel codice sorgente di un post sul vostro blog (solo anteprima).
Cosa troverete sfogliando le storie create dagli utenti di Steller e Storehouse?
Fotografi eccezionali (soprattuto su Steller) , tantissime ricette e tutto il mondo del foodphotography, il filone DIY e racconti di storie legate alla vita di tutti i giorni.
Cosa ne penso?
Penso che diventeranno indispensabili quando ci sarà la possibilità di embeddare le nostre storie create con Steller e Storehouse su tutte le piattaforme social, siti e blog e non solo in “anteprima” come si può fare adesso con Storehouse (non con Steller).
Questo perché diventeranno dei potentissimi strumenti per creare progetti e storie ad alta qualità strutturale e grafica.
Anche se diciamocelo… di base quello che conta è sempre il nostro gusto, il saper creare, la qualità del racconto.
Insomma non ci trasformeremo tutti da un giorno all’altro in graphic designer.. ma di sicuro abbiamo due strumenti in più per farci notare e conoscere e soprattuto far emozionare con le nostre storie.
ps: ovviamente mi trovate sia su Steller che Storehouse.. (annaandretta)