In quest’ultimo periodo mi capita spesso di riflettere sul nuovo e diverso rapporto che si è determinato tra lo sviluppo della telematica–informatica e l’ acquisizione del “sapere”;soprattutto dopo aver partecipato ad un corso su “social media marketing” ed aver così approfondito la “rivoluzione” apportata dalla rete per quanto riguarda l’ informazione, mi chiedo spesso se il “sapere” acquisito durante i miei anni scolastici possa essere ancora valido ai giorni nostri.
Con questo articolo vorrei cogliere ed evidenziare l’importanza dell’ informatica e di Internet nell’ insegnamento scolastico moderno, utilizzando un nuovo approccio didattico al passo con i tempi.
In una società dove tutto cambia molto rapidamente è importante che ai ragazzi/studenti vengano impartite capacità finali non specialistiche ma polivalenti in modo tale da essere utilizzabili su più e diverse mansioni lavorative.
I percorsi di autoapprendimento, l’ analisi di testi autentici, i problemi-stimolo, i lavori di gruppo, lo studio di casi aziendali dovrebbero portare gli studenti ad una “formazione” pronta a cogliere i rapidi mutamenti della società (delle tecnologie, dei mercati, ecc…) e a proporre sempre nuove, rapide ed efficaci soluzioni.
In una economia globalizzata i nuovi processi informativi (rapidi, precisi e completi) derivanti dall’ informatica e dallo sviluppo della rete risultano fondamentali in qualsiasi settore lavorativo per poter prendere sempre le migliori decisioni.
Ecco che la scuola (soprattutto Istituti superiori e Università, senza trascurare i primi approcci scolastici) dovrebbe tener conto che l’attuale era telematica sta determinando anche un’evoluzione del concetto di sapere.
Le nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione stanno trasformando il nostro rapporto con la conoscenza, velocizzandone il processo e determinando una continua necessità di aggiornamento.
Internet, a mio avviso, non deve essere estraneo all’ambiente scolastico e gli insegnanti devono essere sensibili al fatto che la rete rende accessibile a tutti una grande quantità di informazioni. Ed ecco il mio slogan: “i docenti non più detentori ma animatori del sapere”.
Animatori, poiché Internet rappresenta un innovativo strumento che permette a chiunque di mettere in rete qualsiasi cosa, permette inoltre di potenziare la comunicazione rendendo la cultura aperta a tutti ed infine dà la possibilità di migliorare la socializzazione nel processo d’apprendimento.
Mi chiedo, pertanto : i nuovi strumenti di comunicazione stanno realmente cambiando anche il rapporto con il sapere ?
La velocità attraverso cui, oggi, si sviluppano le conoscenze è talmente elevata che , le stesse, diventano rapidamente obsolete e vengono rimpiazzate dalle nuove.
Non si può più trasmettere ai giovani solo il proprio “storico” sapere poiché viene rapidamente superato; si è creata una situazione in cui è necessario che, anche chi insegna, deve continuamente apprendere, e ciò attraverso una formazione permanente non più riservata a pochi, ma riguardante tutti i campi del sapere.
Un secondo aspetto riguarda l’ acquisizione da parte degli insegnanti delle competenze necessarie per poter utilizzare la variegata gamma di nuovi strumenti tecnologici messi a disposizione dal mercato, quali: ipertesti, iperdocumenti ed altro.
Le nuove tecnologie multimediali, nell’ambito di un approccio didattico più moderno, saranno sempre più utili anche se non andranno mai a sostituire completamente il libro; ma come superare il problema delle tante informazioni indesiderate ?
I nuovi motori di ricerca stanno rendendo sempre più selettiva e personalizzata la ricerca evitando di sommergerci di informazioni di ogni genere.
Per la verità, il settore dell’ istruzione sta investendo in queste nuove tecnologie ma le varie ricerche effettuate evidenziano come non sempre riesce ad utilizzarle per migliorare le attività didattiche.
Una moderna Istituzione scolastica deve, attraverso i nuovi investimenti tecnologici, rispondere in tempi reali alle esigenze degli insegnanti e degli studenti.
Ma perché solo le istituzioni scolastiche che stanno al passo con i cambiamenti tecnologici potranno raggiungere importanti risultati ?
L’ ottimizzazione di questi processi permette infatti, utilizzando i Big Data e analizzando le informazioni acquisite, di pervenire alla realizzazione di “percorsi formativi individuali” degli studenti. Poter predisporre, realizzare e monitorare singoli percorsi formativi, studiati tenendo conto delle “diverse capacità, attitudini e sensibilità” degli studenti rappresenterebbe, a mio avviso, il più grande traguardo dell’ istituzione scolastica.
Credo che ci troviamo davanti, nel rapporto con il sapere, ad un paesaggio completamente nuovo e diverso; siamo entrati in una fase in cui le nostre istituzioni scolastiche dovranno rivedere i loro “vecchi” metodi attraverso i quali vengono individuate, impartite e verificate le competenze degli studenti.
Penso che in questo campo ci sia ancora molto da lavorare.; infatti, “la scuola non può essere relegata a vagone lento (cit.) “ ma, a mio avviso, dovrà adeguarsi.