Il Marketing è mortoDella morte del marketing se ne fa un gran parlare, quindi per forza ci deve essere un fondamento di verità da qualche parte. Chi inneggia ripetutamente e rumorosamente alle nuove e fantasmagoriche sorti del digitale, del social, del mobile, del crowd, del viral, dello storytelling e di quant’altro vogliate metterci. Chi dice che tutto quello che ha una connotazione offline è da buttare. E poi se lo dice un personaggio di grandissimo rilievo come Kevin Roberts, CEO di Saatchi & Saatchi Worldwide una delle più grandi agenzie di pubblicità del mondo, deve essere vero! Lui dice che anche la strategia, il management e le nuove idee sono morte. E siccome neanche io sto troppo bene, guarda, quasi quasi provo a crederci.


Proverò a credere che il web e i social siano qualcosa di nuovo e che non sia ormai passato oltre un decennio dalla loro nascita. Proverò a seguire, anzi credo mi configurerò un alert su Mention per tutti gli articoli che inneggiano a come si può cambiare le proprie sorti aziendali con un buon posizionamento web, con una strategia che faccia sia brand awareness che penetrazione di mercato e anche un po’ di engagement con una pagina Facebook. Non dovrebbero essere poi in molti a parlarne. Ripasserò tutte le possibili Social Media Revolution prima di andare a letto. Credo che andrò a leggermi la blogosfera sull’importanza del content marketing perché qualcuno dice che il contenuto è Re e io per il Re ho una certa reverenza.

Smetterò di domandarmi chi sono i miei clienti e qual è il mio mercato. Abbandonerò qualsiasi forma di analisi di punti di forza e debolezza, delle opportunità e minacce nel tentativo di trovare dei vantaggi competitivi. Ripudierò i Segmenti i Target e gli Influenzatori. Smetterò di credere nella Unique Value Proposition. Con l’analisi della concorrenza credo mi ci farò un bel bidet e della brand image, identity e awareness, ma si, chissenefrega, tanto non mi erano mai piaciute!

Già che ci sono credo smetterò anche di fare budget e conti economico-finanziari, tanto hanno smesso da tempo di insegnarli all’università. Probabilmente per fare comunicazione oggi non servono e quindi lasciamoli ai vecchietti che hanno studiato Kotler o ai commercialisti. Così come tutte le analisi sui risultati: ROI, KPI e tutti gli altri indici sono tutte minchiate che necessitano di formule matematiche e statistiche che per avere successo non servono!

Smetterò di pensare al posizionamento e alle mappe percettive, agli obiettivi strategici e agli strumenti, processi e competenze per raggiungerli. Smetterò di pianificare le attività tanto quello che conta è il Prodotto. Lo penso io il Prodotto, che fare innovazione non serve a una mazza e poi lo piazzo sul mercato e vediamo chi lo compra. Non ha funzionato così per Steve Jobs? Lo vendo ad un prezzo basso tanto mi chiederebbero di abbassarlo e col Break Event Point ci faccio un aeroplanino di carta per mio figlio. Anche distribuzione, logistica e forza vendita sono superflui tanto io vendo in ecommerce e così risolvo tutti i problemi. Ecco magari tengo un po’ di promozione alle vendite. Ci faccio una bella SEM e via! Al massimo qualche fiera in Russia che va sempre bene.

Compro qualche database e spammo con una DEM qualche migliaio di potenziali clienti che qualcosa torna di sicuro e così mi levo dai maroni quel consulente rompiballe che sono anni che mi parla di fidelizzazione e della analisi ABC. Se lo fanno le compagnie telefoniche vuol dire che funziona, no? In fondo ho sempre pensato che il cliente nuovo è meglio di quello vecchio. Gli vendo un po’ di roba. Lo spremo per benino e poi saluti e baci!

Compro qualche articolo su qualche blog famoso. Faccio un video che poi metto in uno di quei circuiti che per pochi centesimi a click qualche blog minore una markettata la fa pur di entrare nella top100. Qualche foto su Instagram e Pinterest. News a raffica su Facebook e Twitter. Faccio fare una nuova App che fa figo. Che so, ci metto le news del sito, non importa, tanto è uguale.

Ah, sono proprio contento! Finalmente ce lo siamo levati dalle scatole. Lui, tutti i libri di strategia e tutta ‘sta teoria, ‘sta fuffa che mi diceva di pensare a chi sono, chi sono i miei clienti e perché dovrebbero scegliere me? Mica devo andare dallo psicologo, qui c’è una azienda da mandare avanti e che ca**o!

E poi, smetterò anche di chiedermi perché se il marketing è morto tutti continuano a metterlo come desinenza alle proprie attività! E che Venturini se ne faccia una ragione insomma!