Cosa fareste se foste inviati al vostro funerale…Video shock per la guida sicura!
In questo periodo di ponti e festività, di spostamenti, code e “bollini rossi” sulle autostrade il bilancio degli incidenti automobilistici è sempre alto e funesta la gioia e la spensieratezza dei week end tanto agognati.
Ognuno di noi pensa che quei “normali”, ma scorretti, comportamenti tenuti alla guida come: l’alta velocità in primis, l’uso dei cellulari senza auricolari, l’abuso di alcool, la mancanza di cinture di sicurezza e la distrazione non siano poi così gravi…non è d’accordo il Governo belga che attraverso il Secrétaire d’Etat à la Mobilité, Etienne Schouppe e Institut Belge pour la Sécurité Routière hanno dato il via ad una campagna chiamata Go for Zero http://www.goforzero.be/fr con l’obiettivo di portare a zero gli attuali 300 decessi annui sulle strade belga.
La scelta più forte dal punto di vista delle comunicazione è stata così la realizzazione di un Social Video che avesse tutte le caratteristiche per poter impattare con forza l’intimo delle persone. Il soggetto selezionato è così un elemento che abbiamo analizzato più volte: quello della messa in scena, dello scherzo, del “prank”, questa volta però senza l’obiettivo di far ridere, ma di suscitare l’emozione opposta, di colpire gli affetti e di smuovere la ragione da comportanti superficiali mostrando la rappresentazione della sofferenza con l’invito (celato) alla partecipazione del proprio funerale…
Persone normali, donne e uomini, che con la scusa di incontrare un proprio congiunto si ritrovano in una sala dove viene celebrata, ad opera dei propri famigliari, la loro cerimonia funebre…questo è il risultato:
What if you were invited to your own funeral?
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=IODTEDGsU34]
Le telecamere nascoste riprendono tutte le emozioni, i pensieri nella mente dei protagonisti si leggono nelle loro espressioni, l’empatia con lo spettatore che è accompagnato nella narrazione dai cartelli introduttivi è immediata. La forza del Video risiede nella sua semplicità, nelle parole dei parenti e degli amici che “ricordano”, nei visi e nelle lacrime di chi si accorge che potrebbe far soffrire chi più ama. La richiesta accorata è: “non andare troppo forte in macchina, non voglio perderti” e la call to action finale auspica una diffusione del video.
I moniti di testimonial famosi, tipico esempio di comunicazione sociale nostrana, non sono così forti quanto vedere i propri amici od i propri genitori soffrire realmente (le lacrime del video sono sincere), ancora una volta sono le persone comuni, quelle vere, che colpiscono l’audience, perché sono loro stesse l’audience a cui ci si riferisce ed a cui si vuol parlare.
Il funerale non è così visto ed interpretato come un “fake”, qualcosa di artefatto, ma una vera e propria simulazione di fatti purtroppo realmente verificabili: la finzione che supera la realtà. L’idea che ne è alla base è forte, dirompente, diffondibile con forza attraverso i Canali Social che ben si prestano a farne da amplificatore perchè ne colgo l’immediata utilità e la sincera forza comunicava.
La scelta di uno strumento come il Social Video è in questo caso la più corretta, permette di offrire un punto di vista non convenzionale che possa essere realmente condiviso e che tocchi gli animi e le menti, che faccia riflettere: la prova sono le visualizzazioni, le condivisioni ed i commenti.
Ancora una volta quello che non ci si aspetta ci colpisce ed il suo tono senza paternalismi e messaggi dall’alto offre spunti di vera riflessione. Il messaggio che vorremmo vedere anche dalle nostre amministrazioni nazionali, come più volte sottolineato, spesso ancorate a linguaggi obsoleti e troppo canonici per far breccia e comunicare realmente con le persone.
Menzione obbligatoria dei Credits:
Client: IBSR – BIVV
Agency: 20Something, Belgium
Creative Director: Benoit Vancauwenberghe
Strategy: Jérôme Lefebvre, David Burny
Copywriters: Quentin Watelet, Birgit Fonteyn
Art Director: Jean-Paul Lejeune
Production: Zoom Production
Filmmakers: Olivier Auclair, Robert Van Donge