“Sei capace d’essere felice per 100 giorni di fila?

 Non hai il tempo vero?”

Stai alzando occhi e spalle al cielo borbottando: “Beh..sì”? Allora non esitare ed accedi al link di seguito ( www.100happydays.com ) per intraprendere questo “viaggio” alla ricerca della felicità quotidiana per 100 giorni.

Ti chiederei di scrivermi al termine dei 100giorni per farmi sapere com’è andata ma ovviamente è a tua discrezione!

100 giorni feliceQuesta mia curiosità è suscitata principalmente dall’affermazione che si trova immediatamente “Non hai tempo vero?”; nel sito infatti viene riportato l’incredibile dato del 71% dei partecipanti che, abbandonando la “sfida”, si sono giustificati con la motivazione del non avere tempo.

Ovviamente tutto ciò, oltre a sembrare paradossale, ci fa riflettere su di noi, ma soprattutto sul nostro modo di vivere e d’impiegare tutti gli strumenti a nostra disposizione ogni giorno.

Per cosa li usiamo allora? Solo per competere o dimostrare agli altri che la nostra vita è interessante e sofisticata? Quando magari il vedere una macchia sul marciapiede che ci rievoca una faccia buffa e ci strappa il sorriso assonnato mentre andiamo a lavoro?! Ma quest’ultima sebbene l’impiego di vari filtri non risulterebbe interessante beh ovviamente usando #installazione o street art potremmo anche farcela ma perché?

Dico questo perché DIMITRY GOLUBNICH, l’ideatore di tale progetto, concede la possibilità di condividere la foto del proprio “motivo” di felicità tramite social media che mail privata, senza limiti di tempo, ovviamente entro le 24 h quindi ahimè la scusa del: “non ho avuto tempo” o addirittura “non voglio sia pubblica” non reggono anzi allarmano ulteriormente perché starebbe a significare che non ABBIAMO il tempo ( e non si sta parlando di scrivere una pagina del diario auto elogiandoci o dipingendo il tramonto appena osservato, bensì una frazione di secondo per mettere un hashtag o premere invia mail) da DEDICARE alla nostra felicità.

Forse risulto saccente e stimolo in chi mi sta leggendo la richiesta di mostrare l’album dei miei 100happydays, beh ci sto lavorando.

Ammetto sia difficile perché non è sempre facile essere felici o addirittura trovare qualcosa che ti faccia sorridere e immortalarlo all’istante ma vi posso assicurare che diventa oltre ad uno stimolo, un motivo per vivere la giornata scrutando e cercando la felicità.

Per privacy ho optato per l’utilizzo della mail , ho aggiunto l’utente myhappyday@100happydays.com e spero di farcela; ma ognuno può optare per il “mezzo” che predilige, ho potuto constatare, guardando Instagram , che #100happydays propone una miriade di persone che vi partecipano ed  indirettamente ci si sente parte del momento felice di uno sconosciuto.

Spero con questo post di avervi invogliato e magari sbirciare un vostro istante felice su qualche social ma soprattutto chiedere a voi se non potrebbe essere una scelta interessante l’utilizzo di questo metodo per i rivenditori.

Ho fatto delle ricerche a tale proposito ma senza risultati concreti (se non alcuni concorsi come Philadelphia con le video ricette o storytelling tipo Nutella) con cui avvalorare questa mia tesi ma credo di poter dire che, avendo intrapreso la sfida dei 100happy days, sono cosciente del meccanismo che si scaturisce nell’individuo ed è, a mio parere, assolutamente da sfruttare.

Ogni individuo si sente partecipe di qualcosa o comunque ogni consumatore, dipendente, cliente avvalora la propria scelta, qualsiasi essa sia (prodotto, lavoro, azienda) motivandola; ecco quindi la possibilità di applicare questo strumento per migliorare e conoscere i vari punti di vista di chi lavora per o con noi.

Sebbene ne capisca i limiti, la foto di per se è interpretabile se sprovvista di didascalia, confido in un qualche suo utilizzo.