Oggi [4]Marketing ospita Rossella Lorenzon, che con il suo post ci rende partecipe di un’esperienza di formazione vissuta 🙂

Anche quando l’uscita dal mondo del lavoro rappresenta un sollievo che permette il taglio di un legame puramente economico da una filosofia aziendale non condivisa, il senso di smarrimento è forte. Arrivati al dunque quante domande ti poni, quanti dubbi sorgono e quante difficoltà incontri. Che bello, però, scoprire quante possibilità ci sono.

Lo scorso giugno, nell’ambito dell’offerta di riqualificazione proposta da UniS&f, ho scelto di seguire il corso SOCIAL MEDIA MANAGER.

260 ore di formazione, presentazione intrigante, contenuti sconosciuti. In questo percorso durato sei mesi ho avuto la possibilità di scoprire che anni luce sono trascorsi dal marketing 0.0 da me affrontato all’Università con il mitico professor Umberto Collesei.

I fondamenti sono gli stessi: target, canali, segmentazione, ma l’approccio al mercato, un mercato fatto di conversazioni, è cambiato.

Imparare i social network per riposizionarsi sul lavoroGli strumenti evoluti, ripensati e rimodulati.

I social network hanno assunto un significato che va ben oltre il puro uso “selfie”, i like, i tweet, i pin, gli share sono diventati strumenti. Strumenti per informarsi, per condividere, per comprendere e interpretare la voce che corre veloce sul web, dove il consumatore ha intuito e colto l’opportunità di esprimersi in modo attivo, modificando il rapporto azienda-consumatore.

Non si è discusso solo di social network ma anche di strategia, di strumenti SEO, di SERP, di personal branding, di unconventional, di sentiment on line, per giungere nell’ultimo modulo del corso ad affrontare in gruppo la fase pratica e applicativa.

80 ore che ci hanno permesso di affiatarci come gruppo (eravamo in sei) e ci hanno visto alle prese con il rifacimento del sito, il ripensamento della comunicazione sul web e la verifica del sentiment on line di un’azienda del territorio.

Permettendoci di fissare concetti, approfondire temi, affrontare tecnicismi di web design traducendo in operatività i concetti e gli strumenti esaminati durante gli altri moduli del corso.

Imparare i social network e accrescere le competenzePassando dal learning all’informal making ci siamo riconosciuti in una piccola community in cui l’operatività si è tradotta in engagement. Ognuno di noi ha avuto la possibilità di attualizzare il proprio sapere, di leggere e osservare la realtà con un’ottica e uno spirito diversi. La prospettiva e la forma mentis di chi non vede difficoltà ma sa cogliere opportunità, quelle che possono anche venire dal web.

Per quanto mi riguarda inoltre, il percorso fatto mi ha dato lo spunto per “concepirmi” come brand, permettendomi di ripensare e riprogettare, rivedere e riesaminare, individuando quel filo rosso che segna quanto è stato. Perché passioni e interessi, idee e filosofia, competenze e vissuto, abitudini e gusti costituiscono la persona, non solo le esperienze lavorative.

Al momento non ho un piano. Ma un sogno.

Thanks froggers, ricomincio da qui.