La moda si sa, ha sempre avuto un ruolo centrale nella vita di molte persone e spesso esprime la personalità di chi la indossa.
Ma ora indossare un certo capo o un certo accessorio non ti dice più solo chi sei, ma anche come stai, cosa devi fare e cosa puoi fare per migliorarti. l guardaroba sono diventati e diventeranno sempre di più dei veri e proprio devices tecnologici, in grado di misurare il tempo che spendiamo in varie attività, di dirci se stiamo facendo un buon allenamento e come possiamo migliorarlo, di darci dei feedback sulla nostra salute e milgiorare in generale la nostra quotidianità.
Queste tecnologie diventeranno un valido assistente per i bisogni dell’utente, migliorando anche le sue capacità sensoriali.
Secondo gli esperti di marketing il futuro è qui, nella tecnologia pret-à-porter o meglio nota come WEARABLE TECHNOLOGY.
Con “wearable technologies” si intendono tutte quelle tecnologie che inserite nei capi di abbigliamento si portano con se’, modellate attorno al corpo delle persone. Il corpo è il supporto per farle funzionare, il vestito il device!
Queste tecnologie sono così in grado di rilevare e monitorare i segnali del nostro corpo non solo fisici ma anche emozionali .
Il vestito si accende con segnali luminosi, si connette ai nostri social network, modifica le sue caratteristiche ad esempio è in grado attraverso i sensori di isolarci dal freddo e dal caldo agendo sulle fibre del tessuto, ci fornisce informazioni sull’ambiente intorno a noi e molto altro ancora.
Vediamo qualche esempio:
Diffus, brand danese, ha progettato “Clima” un vestito fatto a mano con dei sensori inseriti nei ricami, che può monitorare i livelli di inquinamento presenti nell’aria avvisando chi lo indossa tramite 100 LED a sensori che s’illuminano nel caso in cui la concentrazione di Co2 sia molto elevata.
Ping è un vestito che grazie ai circuiti elettrici inseriti nel tessuto si connette via wireless a Facebook, traducendo i nostri movimenti in messaggi e aggiornamenti di status predisposti in precedenza e personalizzabili. Si può scegliere a quali gruppi di amici inviare questi messaggi e sapere tramite un “Ping” se qualcuno commenta o risponde al messaggio.
Proprio queste tcnologie sono state protagoniste del Ces 2014 ( Consumer Eletronic Show) che si è tenuto proprio in questi giorni a Las Vegas.
Le wearable technologies sono strettamente legate al trend già emergente dell’internet degli Oggetti (meglio conosciuto come Internet of Things).
Al Ces 2014 Internet of Things e Wearable Technologies sono guest stars e lo si capisce dal numero considerevole di prodotti di questo tipo presentati durante la fiera. Come gli orologi personalizzabili e collegabili a internet, che si trasformano in GPS, lettore musicale e monitoraggio della propria salute, ma anche sistema di allarme e per l’invio e la ricezione dei messaggi, e altro ancora.
LG ha presentato il Lifeband Touch, un braccialetto per monitorare il fitness: costerà 180 dollari e monitorerà il battito cardiaco, conterà i passi e le calorie, consentirà di chiamare, inviare messaggi e cambiare musica.
Sempre LG ha presentato “Home Chat” per chiedere al frigorifero se manca il latte, mentre siete a fare la spesa: si tratta di uno dei più importanti servizi di Internet of Things.
Saranno il next big thing? Sicuramente si.
I Google Glass e gli smartwatch sono solo quelli più conosciuti al momento di wearable technology, ma le previsioni indicano che questa sarà la strada del futuro, che diventeranno un fenomeno di massa.
E’ proprio sull’hi tech pret-à-porter che si sfideranno nei prossimi anni i giganti della tecnologia e della moda. Adidas, Nike, Burberry e altri colossi dell’abbigliamento stanno già provvedendo a fondere il loro know how con i tecnici delle aziende informatiche più famose, perchè sanno che è proprio sulla tecnologia più avanzata che si sfideranno nei prossimi anni.
E viceversa i colossi tecnologici si stanno affacciando semprè di più al mondo del fashion: è forse solo un caso che Apple abbia assunto Paul Deneve, ex ceo di Yves Saint Laurent, per ”progetti speciali” non specificati?
Numerose anche le nuove start up che stanno lanciando prodotti legati a questo mondo come ad esempio “Magliettefresche” le t-shirt con qrcode per scaricare libri, oppure “Ishirtech” la camicia con la tasca per iphone.
Ma tecnologia in questo ambito non è solo quella indossabile: tra i trend su cui si pone molto interesse ci sono le tecnologie integrate all’interno delle automobili , dei sistemi di pagamenti o nell’ambito della salute e anche farmaceutico.
Le possibilità di sviluppo sono limitate solo dalla fantasia, avete già qualche idea?