416060_8130_big_2013-drive-in-1Prendendo spunto da un post della scorsa settimana sull’impegno civile, parliamo di una case history molto interessante che vede Honda impegnata in una campagna Social con un obiettivo di fundraising diretto a salvare i Drive-in in USA.

Dal 31 dicembre 2013 infatti i Drive-in americani che non acquisteranno un videoproiettore digitale – necessario per il passaggio dalla pellicola ai supporti digitali – del costo circa di 80mila $, rischieranno di chiudere i battenti e di dire addio ad un pezzo di storia americana.

Come ha deciso di agire Honda? “Project Drive-In” è diretto a colpire i cuori delle persone, delle comunità che per anni hanno usufruito di quei luoghi di svago famigliare per godere della settima arte all’aria aperta, comodamente seduti nella propria auto; basta solo un voto per salvare il proprio Drive-in!

La strategia si sviluppa attraverso un Social Video che spiega il progetto (ci informa) e che, con un solo breve e fugace passaggio di un’auto Honda – per altro contestuale alla narrazione e non invasiva – ci porta nel mondo dei Drive-in attraverso le testimonianze dei proprietari che hanno aderito al progetto e che, quindi, concorrono all’assegnazione dei video proiettori messi in palio da Honda.

I protagonisti sono proprio i titolari dei Drive-in che, pensando di essere intervistati da un TV locale sull’iniziativa, vengono, poi, a sorpresa, felicemente “storditi” della notizia della vittoria del video proiettore digitale: da questo momento il video crea quell’effetto che ogni contenuto social dovrebbe avere, ossia, colpire gli spettatori nel loro intimo generando emozioni che fanno si che il messaggio sia recepito e condiviso perché ritenuto degno di particolare attenzione.

[youtube=http://youtu.be/LiKS6k6LOvw]

La sorpresa è l’elemento che fa deflagrare le emozioni, il video diventa magnetico e l’intrattenimento che ne deriva è permeato di sentimenti forti che traspaiono dai volti dei protagonisti. Sono le persone vere, che bucano lo schermo, che trasmettono empatia, perché si confrontano col quotidiano, con le sfide che la vita riserva ad ognuno di noi: il proprio lavoro, l’attività famigliare tramandata di padre in figlio e il futuro che da incerto diventa possibile. Lo spettatore riconosce il messaggio vero, non artefatto, e, quindi, vuole partecipare, condividere, commentare, diventare parte di qualcosa che sia positivo.

La call to action è chiara: tutti possono contribuire all’iniziativa che Honda ha studiato ed organizzato donando un piccolo apporto per salvare un pezzo di “bene comune”. L’azienda giapponese tocca così un elemento proprio della cultura USA, il Drive-in, strettamente correlato al suo core business (l’auto) e l’azione social non può che avere, per il brand, effetti positivi d’immagine e di sostanza.

Honda ha realizzato, oltre al video, un sito in cui sono presenti tutti i dettagli del progetto e dove si possono trovare aggiornate tutte le informazioni in tempo reale e utilizzando la piattaforma indiegogo si possono effettuare donazioni e sostenere l’iniziativa con l’hashtag #SaveTheDriveIn.

Anche i Drive-In infondo, per noi vecchi europei, fanno parte di quel sogno americano, ormai vieto, ma sempre citato.