Il declino dello star system e la strategia di blog marketing
Hollywood è sempre stata baciata dal sole e non sorprende che nei primi decenni del ‘900 fu la location ideale per le riprese delle pellicole cinematografiche: nacque così tra le verdi colline della città californiana il grande cinema. O meglio, un grande circo di immagini, storie, amori e intrighi, quella che sembrò un’intramontabile industria di sogni. Gli studios puntano tutto sulle star, che in Italia saranno chiamati divi: grazie a questi protagonisti le case cinematografiche, con l’aiuto dei media, prevedono il successo dei film ancora prima che escano nelle sale. Ma quel meccanismo, questa capacità di trasformare uomini e donne, dal passato a volte oscuro, in divinità inarrivabili, perfette, ebbe negli anni ’50 il suo declino. Perché nacquero nuovi tipi di produzione cinematografica ma anche perché era cambiata la sensibilità del pubblico, che aveva aspettative diverse ed esigenze più complesse.
Se vi state chiedendo il motivo di questa premessa è presto detto: a volte quando parlo con qualcuno di blog, della possibilità di fare un blog, mi sento rispondere che è difficile, che solo in pochi (quelli famosi) riescono a scrivere e a mantenere un blog di successo. E mi sembra di sentir parlare dei miti di Hollywood: pochi dei in cima al monte Olimpo.
Dimenticando che il web, impersonificato per gran parte dal dio Google, è meritocratico. L’abbiamo detto molte volte che “content is the king” no? E tutte le realtà, piccole che siano, hanno qualcosa di interessante da raccontare. Il nostro blog, il blog aziendale, non deve essere il migliore: citando Marilyn Monroe “Lascio agli altri la convinzione di essere i migliori… per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare“. Il nostro spazio online dovrebbe dare informazioni utili, curiose, interessanti per i nostri clienti e feedback positivi soprattutto per i potenziali e gli indecisi. L’obiettivo non è certo quello che sia perfetto.
Ora vorrei perciò dare delle buone motivazioni alle PMI per cui mettersi in gioco e attivare una strategia di blog marketing.
Le sfide al principio
Ammetto che iniziare non è semplice e la prima fase, di reticenza, è ricca di scuse di diversa natura:
- Non so cosa scrivere: spunti e idee si possono trovare solo guardandosi intorno, leggendo, parlando, viaggiando. Be curious!
- Non ho tempo: organizzarsi è fondamentale, una volta stilato un semplice calendario editoriale la redazione porterà via solo il tempo minimo per la scrittura.
- Le mie idee non sono originali: non c’è nulla di nuovo sotto il sole, l’importante è metterci sempre del nostro, ogni azienda è diversa dalle altre e questa differenza dovrebbe emergere anche nel nostro blog.
- Se ci sono commenti negativi? La raccolta di feedback, anche negativi, può diventare un’arma preziosa per l’azienda per migliorare i prodotti e servizi. La redazione di una policy per la gestione dei commenti ne semplificherà la moderazione delle risposte.
Le opportunità
Superati i primi dubbi, vediamo quindi le opportunità che ci apre avere un corporate blog:
- Aumentare le visite al sito aziendale. Contenuti freschi e interessanti saranno indicizzati e soprattutto condivisi nei social, mentre le pagine istituzionali potrebbero beneficiarne con qualche visita in più.
- Creare fiducia. Con una gestione oculata dei commenti si va a creare e implementare la fiducia sia verso i frequentatori più assidui, sia verso gli scettici o potenziali clienti, che silenti forse leggono le conversazioni.
- Fare brand. Tenere informati i lettori sulle iniziative future può migliorare il posizionamento del brand. Perciò la partecipazione a eventi di varia natura (ma sempre coerente con il brand), la partecipazione alle fiere, il lancio di un nuovo prodotto o di una nuova linea di prodotti… possono diventare preziose informazioni da regalare all’utente frequentatore del blog o dei social dell’azienda. Senza peraltro ricorrere più ai noiosi e talvolta anche costosi comunicati stampa.
- Migliorare l’indicizzazione. Il continuo aggiornamento dei contenuti del blog è pane per i denti di Google, che trova ad ogni passaggio qualcosa di nuovo da indicizzare. Ne beneficerà tutto il sito web dell’azienda, che si troverà in posizione più favorevole sulla SERP. Inoltre, gli articoli potrebbero essere richiamati da altri siti, procurando così preziosi link in entrata che alimentano il posizionamento in Google.
Le fondamenta
Ecco infine i tre mattoni che dovranno costruire le fondamenta del nostro blog:
Passione: di raccontare il prodotto, la storia, l’azienda, i valori. Nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione. (Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Lezioni sulla filosofia della storia, 1833 )
Inizio: Qualunque cosa tu possa fare o sognare di poterla fare, incominciala. L’audacia ha in sé genio, potere e magia. Incominciala adesso. (Johan Wolfgang von Goethe, a partire da un detto dell’alpinista W.H Murray)
Resilienza: è la capacità di persistere nel perseguire obiettivi difficili, fronteggiando in maniera efficace le difficoltà relative (Resisto dunque sono, Trabucchi, 2007). Tutto ciò che ha valore si costruisce con uno sforzo persistente. Non facciamoci quindi scoraggiare all’inizio, per esempio dai numeri, l’importante non è la quantità ma la qualità dei contatti e lettori.
Qual è la chiave del successo del vostro blog? Sono curiosa di leggere i vostri punti di vista a riguardo. Sopratutto dei guru blogger.