come scegliere

Diciamo subito che purtroppo non esiste una formula magica per stabilire a priori quale agenzia o professionista nel vasto mondo dei servizi di webmarketing, sviluppo siti internet e social media management, faccia il caso nostro, tantomeno per stabilire un ranking dei migliori nel mercato attualmente.
Si possono pero’ evitare grossolani errori di valutazione seguendo delle semplici linee guida che, dopo varie esperienze negative, ritengo utili e di molto semplice applicazione.


  • Come capire realisticamente l’obiettivo e come ci si vuole arrivare.
    Che siate degli specialisti del web o meno é comunque importante arrivare a stilare un documento dove vengano stabiliti gli obiettivi. Meglio pochi, specie se il budget é limitato, in modo da poter identificare facilmente le modalità di raggiungimento degli stessi e per sempificare la valutazione successiva delle performance. Porre l’accento sugli obiettivi, siano essi un nuovo sito o una campagna web o l’apertura di una pagina facebook é sempre fondamentale, spesso pero’ non é sufficiente: la modalità di raggiungimento é di pari se non superiore importanza. Se infatti puo’ essere particolarmente facile per molti fornitori raggiungere l’obiettivo che ci siamo posti, sappiamo tutti bene come nel rapporto con essi vi siano sfumature e modus operandi totalmente differenti che possono anche far passare in secondo piano il raggiungimento l’obiettivo stesso. Per semplificare in maniera grossolana, c’é una dicotomia di professionisti e agenzie: chi si propone mettendo l’accento sulla strategia e chi invece si concentra nella modalità pratica di gestione. Entrambi gli atteggiamenti rischiano di portare ad un fallimento: nel primo caso il cliente si troverà spesso a dover svolgere le attività operative senza capire in che direzione si sta andando, nel secondo caso si finirà nella grande maggioranza dei casi a rincorrere il professionista per attività non previste e di azzerare il nostro apprendimento diventando dipendenti dal fornitore.
    E’ importante quindi capire che tipo di consulenza cerchiamo, se siamo alla ricerca di un’agenzia che gestisca in autonomia le attività e che ci faccia togliere un pensiero oppure se vogliamo qualcuno che segua le nostre esigenze che abbiamo ben chiare in mente e che svolga un lavoro da consulente operativo e non ci sostituisca. La capacità di capire quale atteggiamento preferiamo sta al cliente: il fornitore puo’ ascoltarci nelle nostre richieste, ma il suo modo di lavorare non é così flessibile come potrebbe sembrare, poichè per evitare errori e minimizzare il tempo dedicato e i relativi costi tenderà inevitabilmente e seguire la strada che da sempre ha adottato. Leggere fra le righe quale sia la metodologia di lavoro del fornitore é pertanto fondamentale.
  • Come valutare le proposte dei potenziali fornitori.
    La best practice vorrebbe che si stili un brief che riassuma chiaramente gli obiettivi e il background del progetto che si sta lanciando, purtroppo questo documento rischia di rivelarsi un boomerang. L’esperienza insegna che in una gara per assegnare un progetto il brief diventa la base delle presentazioni delle agenzie e troveremo ben poche differenze fra un professionista e l’altro se presentiamo quanto intendiamo fare in maniera troppo dettagliata. Di fatto provvedendo molte informazioni si rischia che la scelta sia indirizzata da elementi minori e non si identifichi con precisione le potenzialità e le idee alla base delle proposte. Questo non significa che un buon brief sia sbagliato o che troppe informazioni rischino di ingessare il progetto senza dare molte opzioni alle agenzie, bensì che si deve fare una buona cernita degli elementi imprescindibili che non possono mancare e aprire contemporanemente piu’ scenari, lasciando margini di proposta attiva in mano agli interlocutori. Alla fine é proprio un’idea di progetto che non avevamo previsto che puo’ portare valore aggiunto al progetto stesso.
  • Come stimare la credibilità della controparte.
    Questo forse è l’elemento più importante e contemporaneamente più difficile da stabilire, naturalmente nessuno vuole affidarsi a professionisti la cui esperienza e competenza è incerta. Gli anni di esperienza nel mercato e il portfolio clienti dovrebbe in qualche modo darci fiducia, qualcun altro ha fatto la scelta prima di noi e ed è sicuramente un buon dato di partenza. Quello che spesso non si tiene conto è che questa logica non è sempre un buon indicatore per ottenere la scelta migliore per il progetto che andremo a lanciare. Innanzitutto dobbiamo capire che il nostro progetto è unico, non c’é nessuno che ha fatto la stessa cosa nella stessa azienda in questo momento, quindi non abbiamo termini comparabili. Tenere questo in considerazione vuol dire togliere di mezzo l’alibi di aver scelto un fornitore che ha gestito progetti simili per il nostro concorrente o per un’altra azienda che conosciamo. Altro punto critico di questo aspetto é la credibilità dei casi che ci possono vernire presentati come testimonianza di progetti gestiti con successo. Per esperienza quindi non si dovrebbe dare particolarmente peso a questi elementi, quanto prendere in considerazione elementi oggettivi. Il prezzo non è uno di questi, ovvio che proposte molto sopra e sotto la media possono nascondere insidie, ma anche quelle nella media non danno alcuna sicurezza, meglio evitare di dare troppo peso a questo aspetto. Infine dare uno sguardo a blog, siti o pagine facebook, posizionamento nei motori di ricerca del professionista o agenzia in gara possono darci un’indicazione se siamo completamente fuori strada, ma non molto di più.Certificazioni presso motori di ricerca come Google o per Facebook sono sicuramente invece dei buoni punti di partenza che difficilmente possono nascondere scarsa professionalità.