Meno attenzione alla tecnologia e più alle persone per le PMI del futuro

Chiunque scriva di qualsiasi cosa non può esimersi dal parlare di innovazione, di tecnologia, di startup… parole che ormai sono diventate di uso comune e che ci escono dalle orecchie. Sembra che la soluzione di tutti i mali risieda nelle nuove tecnologie, nei dispositivi, nelle procedure, nei processi e chi più ne ha più ne metta. Permettetemi di dire: NON NE POSSO PIU!

Stiamo parlando di strumenti, strumenti e ancora strumenti e dimentichiamo la persona, l’uomo! L’Italia è il paese di Enzo Ferrari, non della Volkswagen; di Olivetti, non della Microsoft; di Renzo Rosso non di H&M. Se tracciassimo un fil rouge tra la storia imprenditoriale italiana, troveremmo tanti uomini e tante idee, prima che strumenti e tecnologie. È il nostro limite?  È la nostra forza? Per favore, possiamo parlare di persone?


La mia riflessione parte da tre frasi e una slitta…

 Adam Smith ha detto che il miglior risultato si ottiene quando ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio per sé, giusto? Incompleto.
Incompleto! Perché il miglior risultato si ottiene… quando ogni componente del gruppo farà ciò che è meglio per sé, e per il gruppo! Dinamiche dominanti, signori.
Dinamiche dominanti! Adam Smith… si sbagliava!

– John Nash (R. Crowe), A Beautiful Mind, 2001

 Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo!

– Henry Ford

Mostrate fiducia nei vostri uomini ed essi faranno in modo di meritarsela; trattateli da professionisti seri, ed essi faranno di tutto per non deludervi

– Ralph Waldo Emerson

Organizzazione Aziendale e Sleddog

Lo Sleddog è un sistema di trasporto utilizzato da tempo immemorabile dagli Eskimesi e dagli indiani Athabaska … è uno dei gli esempi più semplici ed efficaci di un’organizzazione piramidale o verticale.

In primo luogo, facciamo un po’ di chiarezza e capiamo cosa siano una organizzazione verticale e una organizzazione orizzontale.

L’organizzazione verticale è orientata all’ottenimento di obiettivi di specializzazione e di efficienza; il controllo, realizzato attraverso i collegamenti verticali, assicura una coerenza forte con obiettivi di massimizzazione dell’utilizzo delle risorse specialistiche.

L’organizzazione orizzontale risponde, invece, all’esigenza di flessibilità e di adattamento dell’organizzazione; tale struttura induce nell’organizzazione comportamenti coerenti con lo sviluppo delle risorse (apprendimento), con la ricerca di soluzioni innovative (creatività) e con la condivisione delle informazioni (coinvolgimento e partecipazione).

In secondo luogo, capiamo come è organizzato un team di Sleddog:

  • Il Muscher, è il conduttore della slitta, a cui è richiesto di conoscere alla perfezione sia l’attitudine dei cani, che le tecniche di guida. È il primo responsabile del buon andamento e starà a lui valorizzare il naturale piacere al traino dei cani da slitta.
  • I cani, infatti, nello Sleddog possono essere impiegati da uno a venti cani; la massima velocità, 35-40 km orari, si raggiunge con 8 elementi.

Ma veniamo all’aspetto più importante: il Musher deve conoscere il carattere di ogni cane per poterli disporre in modo proficuo sulla linea di tiro delle due file parallele.

In particolare deve capire chi dei suoi cani è:

  • leaders (capi muta) i primi nella formazione, sono quelli che recepiscono meglio l’addestramento specifico e rispondono meglio ai comandi;
  • swing dogs (cani altalena), molto veloci e danno ritmo al team;
  • team dogs (cani da squadra) sono facilmente intercambiabili sia con gli swing dog sia con i wheel dogs;
  • wheel dogs (cani da ruota), questi ultimi sono i più robusti perché devono sopportare maggiormente il carico del traino, essendo posizionati vicino alla slitta.

I team dogs hanno l’importante compito di armonizzare il procedere dell’intera muta coordinando il movimento del leader con quello dei wheel dogs in modo da ottimizzare l’efficienza del traino redendolo meno faticoso.

Infine, vi pongo una domanda: vedete qualche analogia tra lo Sleddog e il Team Aziendale? E tra il Musher e l’imprenditore di una PMI?

Il Musher /Imprenditore per raggiungere la sua meta/conseguire il suo obiettivo è chiamato a selezionare una squadra, la cui forza sarà data, dalla differente qualità di ogni componente e dalla loro armonizzazione.

Ma questo non è il solo parallelismo.

Il Musher deve avere un buon rapporto con i cani e questo deve essere basato su:

  • Autorevolezza e buon senso: presupposti di base per un buon addestramento. È importante entrare in sintonia con il loro modo di percepire la realtà e guidarli ad apprendere una serie di comportamenti, attraverso il meccanismo dello stimolo e della ricompensa.
  • Fiducia e rispetto reciproco: qualità fondamentali a prescindere dalla gerarchia, ad ogni elemento va riconosciuto il valore e il merito che ha, nel ruolo che riveste.
  • È importante permettere ai giovani cani di imparare attraverso situazioni ed esperienze diverse. Addestrare cani giovani è forse la parte più difficile, durante gli allenamenti devono essere sempre attaccati in fondo al gruppo perché normalmente sono irrequieti, hanno voglia di correre e hanno bisogno di tempo per calmarsi; devono imparare ad avere pazienza.
  • Essere un cane leader può essere stressante quindi i cani devono essere ruotati, in modo che un giovane potenziale leader si affianchi ad uno dei vecchi leader…

La metafora è utile perché ci permette di capire che il problema non è, se avere una gerarchia o meno in azienda, ma a come gestire l’organizzazione della stessa. Posso avere una gerarchia basata sull’autorità e una sull’autorevolezza oppure una gerarchia flessibile, capace di far crescere ed emergere in continuazione, leader situazionali.

Quindi, a prescindere dal tipo di organizzazione scelta, la differenza si evidenzierà nel come deciderò di condurla. Di fatto, il Musher/imprenditore è chiamato oggi a scendere dalla slitta/postazione di comando,  per parlare con il suo team, e pur facendosi rispettare, imparare ad ascoltare e acquisire una nuova competenza: gestire il proprio team anche dal punto di vista emotivo.

Lo Sleddog infatti, per i cani e il Musher, non rappresenta uno spazio di mero lavoro, ma un ambiente sociale in cui affermarsi e venire riconosciuti.

Così come vengono aggiornate le applicazioni dei nostri device, è importante aggiornare la nostra visione del mondo. Credo che oggi ci sia un ampio spazio di miglioramento nella gestione di team capaci di dare e offrire un ambiente di lavoro innovativo, che possa permettere a ognuno di esprimere le proprie competenze e ricchezze.

Una maggior attenzione alla persona e al suo potenziale … e chissà, scoprire che guardando da un differente punto di vista, quello che ieri sembrava una criticità, si dimostra una grande opportunità di sviluppo.

Se non ci diamo questa possibilità, non lo scopriremo mai!