Alla scoperta di Storify e FlipboardUna volta l’informazione passava attraverso la lettura di molteplici giornali, si passava dal “Corriere della sera”, al “Il giornale”, alla “Gazzetta dello sport”. L’ informazione era un susseguirsi di giornali che raccontavano in modo uguale o diverso gli stessi argomenti, o che affrontavano temi differenti e che noi sceglievamo in base al nostro gusto.

Poi è arrivata tecnologia, è arrivato l’Apple store, Android e chi più ne ha più ne metta. Nasce così l’informazione online. L abbonamento al “Corriere della sera”, alla “Gazzetta dello sport”, a “Il giornale”. I viaggi in treno erano più comodi, la notizia c’era, ma c’era pur sempre quel piccolo inconveniente:  passare di giornale in giornale.


Di fronte a questa scomodità qualche problem solver si è dato da fare e ha realizzato nuove app che raccolgono tutte le informazioni su misura per te, i temi che più ti interessano, i giornali che preferisci e i blog che ami consultare. L’idea si è sviluppata su due fronti, uno più dilettevole e uno più utilitario e organizzativo: Storify e Flipboard.

Sono onesta, non li conoscevo nemmeno io fino a qualche giorno fa, ma scrivere articoli per 4marketing serve a crescere e a imparare. Ora che conosco queste due webbased posso raccontare anche a voi a cosa servono,  come funzionano e quale preferisco. Sì perché se non dico la mia non sono contenta.

Partiamo con Flipboard. Dopo le prime complicazioni (non si collegava direttamente a Facebook per l’accesso), sono entrata, mi sono loggata e ho iniziato.

Cos è Flipboard? È un raccoglitore di giornali, di blog, di siti che più ci aggradano e seleziona per noi, da queste fonti,  gli argomenti che selezioniamo. Non solo. Ci permette di leggere in modo diverso tutto ciò che i nostri conttatti Facebook, Twitter e Google + pubblicano; inoltre legge i feed rss per essere aggiornato in tempo reale.

Il mio, per esempio, è composto da “notizie”, “tecnologia”, “design”, “fotografia”, “stile”, “viaggi”,”gastronomia” e “casa”. Di ognuno di questi argomenti ho deciso, poi di iscrivermi ad alcune fonti, tra cui giallozafferano.it e la7d. Appena apro Flipboard, quindi, posso scegliere quale argomento consultare. Scelto l’argomento, Flipboard mi presenta un giornale da sfogliare i cui articoli provengono da diversi siti. Di ogni articolo presente, poi, posso decidere di creare un nuovo argomento da inserire insieme a quelli che ho deciso inizialmente: su ogni articolo c’è il bottone “+” tramite il quale è posibile dar vita a un nuovo gruppo di articoli, che Flipboard definisce “rivista”. Nella propria rivista saranno presenti gli articoli selezionati dai quali è possibile,  con un semplice click, visitare il sito originale. E’ nato per iPad, ma ora (e perfortuna) è un’app totalmente gratuita per Android e iOS ed è anche approdata sui siti web come tema di WordPress. Questo è un classico segnale di un’ottima invenzione. Flipboard, quindi,  è un’applicazione che seleziona per noi gli argomenti che ci interessano, i siti che riteniamo più interessanti, e addirittura i nostri articoli preferiti. È un ottimo organizer per coloro che amano tenersi sempre aggiornati.

Passiamo a Storify. Questo webbased, al momento (per mia rabbia e goduria per il fratello “sponsor ufficiale” di Apple) disponibile solo su Apple store, è un organizer e un diario personale.

Si inizia con il creare una propria pagina di quaderno cui si dà titolo e descrizione e che si riempie con diversi elementi.  Si possono inserire testi o tweet, immagini e video provenienti dai vari social network cui si è iscritti o cui si può avere pubblico accesso, ma si possono inserire anche siti internet. Andiamo con ordine.  Per quanto riguarda l’aspetto ludico, si può creare una pagina di diario, una lezione universitaria, si può far evolvere un pensiero o una nuova idea di prodotto, si può scrivere ciò che si vuole, inserire qualsiasi elemento proveniente dai social network, e si può poi decidere se postare su Twitter la propria pagina, o tenerla personale. Se si vuole sfruttare questo webbased come un organiser si può creare una pagina e inserire qualsiasi sito si voglia poter consultare senza la necessità di andare alla ricerca ogni volta dello stesso. Inoltre è possibile incorporare ogni storia all’interno di un sito web, così come ha fatto Cristiano Nordio con l’aricolo World Nutella Day e gli User-Generated Content interrotti. Ovviamente è possibile unire l’utile al dilettevole e creare una pagina con entrambe le funzioni presenti. Per esempio, io ho creato una pagina personale con la foto più bella dell’ultimo viaggio e con l’ultimo piatto che ho mangiato (spaghetti all’amatriciana, per chi avesse fame in questo istante) e una pagina con i miei siti di consultazione quotidiana (4marketinggiallo zafferanoil sole 24 ore).

Cos’hanno in comune? Sono entrambi organiser, bookmark, segnalibri.
Cos’hanno di diverso? Tutto.

Flipboard è più userfriendly, intuitivo, mirato su una sola funziona e dall’interfaccia all’avanguardia. E’ stato realizzato per un uso esclusivamente privato, nessuno può avere accesso ai propri articoli, mentre Storify è mirato a rendere pubblico il contenuto che si realizza e a creare un flusso di argomenti di qualsiasi genere.

Storify ha voluto unire due tools diversi in un’unica applicazione realizzando,  così,  qualcosa di ben diverso. La grafica è molto più semplice e poco accattivante. Un grosso pregio, però,  è la possibilità di poter inserire in modo molto più facile qualsiasi sito si voglia consultare ora o in futuro.

La differenza vera la fa lo user: a seconda di come una persona le usa possono avere scopi differenti. Dall’uso strettamente personale di Flipboard, alla volontà di essere parte di una community di Storify. La vita dei social continua in varie forme e, tuttosommato, ci semplifica la vita.