imagesLa musica è la cosa migliore che esista, cantava una leggenda del rock, e la musica è anche un elemento fondamentale di un’opera video, che si tratti di un film o di uno spot pubblicitario, possiamo dire anzi che proprio la colonna sonora possa contribuire in maniera determinante al suo successo. Questo, chiaramente, accade anche per i Social e Viral video, ma, qui, è necessario avere, come sempre, quell’elemento in più, “quel non so che” di diverso, di inaspettato e di epico che faccia si che con le immagini, la storia e le azioni si renda il contenuto “speciale” tanto da indurre alla sua condivisione.

Torniamo alla musica e alle sue caratteristiche di unicità, offrendo due esempi, due possibili strade da seguire, per ottenere, grazie alla parodia, successo e condivisione: due video accomunati anche da un ulteriore elemento, il soggetto descritto, ossia, l’Agricoltura ed i prodotti che ne derivano, partendo, però, da due diverse prospettive quella più propriamente amatoriale (viral) e quella invece gestita da una importante agenzia (social).

Fine principale: promuovere i prodotti che dal lavoro della terra arrivano sulle nostre tavole, il tutto con due spiriti musicali differenti ma entrambi accattivanti e funzionali.


Il primo video è stato realizzato da 4 ragazzi del Kansas, i fratelli Peterson: Greg, Nathan, Kendal e Laura, dei veri e propri farmer. L’idea è semplice ma geniale nella sua realizzazione, come tutte quelle vincenti, tanto da ottenere persino l’endorsement del Dipartimento dell’agricoltura del Kansas: remixare, con un testo creato ad hoc, un noto successo dei LMFO “I’m sexy and I know it” che ironicamente diventa “I’m farmer and I grow it”! Dal testo, disponibile tra le informazioni del video, traspare la simpatia e l’amore per l’agricoltura e la terra e come corollario le immagini di una giornata tipica di lavoro attraverso gli occhi di questi poco più che teen ager scanzonati e divertenti. La sincerità e spirito goliardico del video suscitano la simpatia di chi guarda e di conseguenza la volontà di proporlo ai propri amici, totalizzando così più di 8 milioni e mezzo di visualizzazioni e 75.000 thumbs up.

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Il secondo video ci porta invece nelle campagne della Gran Bretagna e ci mostra come lo spoof (la parodia) del mondo rap si presti bene a pubblicizzare un organic yogurt (bio diremmo noi). Il social video realizzato dall’agenzia londinese BBH è stato trasmesso per la prima volta durante la finale di X Factor UK 2010 ed, in seguito, è stato viralizzato con una strategia ad hoc, ottenendo grande notorietà e perfino l’inclusione della canzone, spina dorsale del video, su iTunes.

Anche in questo caso i protagonisti sono dei farmers, impersonati questa volta però da attori, che si improvvisano rapper e declamano con battute ritmate le caratteristiche dello yogurt, dalle mucche che producono il latte, alle qualità della terra dove queste pascolano. Tutto il video è un continuum di immagini che di solito sono presenti nel video dei rapper americani, questa volta però trasposti in ambito bucolico: le auto “pimpate” sono trattori, la campagna Inglese si va a sostituire ai sobborghi delle città USA, ma le movenze ed il mood dei protagonisti sono gli stessi di Eminem o 50 Cent ed è proprio questo che non ti aspetti che ti fa sorridere e ti incolla alla schermo, grazie soprattutto al ritmo della canzone che ti prende sempre di più e che alla fine ti trovi pure a canticchiare.

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Due video diversi ma accomunati da tanti elementi, due modi di porsi, musicalmente parlando, in maniera efficace per ottenere risultati comuni: la condivisione, l’approvazione e la generazione di positività nei confronti del contenuto del messaggio, del brand e del prodotto.