YouTube-punisce-le-major-visualizzazioni-falsateDa qualche giorno YouTube è sulla bocca di tutti e riempie pagine di giornali per il fatto di aver raggiunto il miliardo di Utenti unici al mese. E non dimentichiamo che un internauta su due visita questa piattaforma video quasi quotidianamente. Bene, YouTube ha superato questo importante traguardo e state sicuri che non si fermerà perché il trend dice Video e la fruizione da mobile enfatizzerà ancora di più questo boom.

 

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La forza di YouTube è l’essere disponibile a tutti, a tutti i concept che vogliano essere sviluppati ed a chiunque si voglia cimentare in una ripresa anche, e solo, con il proprio smartphone, per condividere con il mondo il proprio punto di vista. Youtube è il secondo motore di ricerca al mondo dopo Google, a cui, in realtà, appartiene (un bel vantaggio direi…), e questo ci indica come le informazioni, già, ci raggiungano attraverso i video con altissimo impatto e funzionalità. Prepariamoci, quindi, sempre di più, a: creare, condividere, visualizzare, commentare, esprimere like e dislike su video belli, meno belli, generalisti o di nicchia, a gestirli in prima persona creandoci playlist utili per lo svago, la formazione ed ogni tipo di umore personale.


Se un’immagine vale di più di mille parole ed a questa abbiniamo anche la musica, l’editing e la creatività lo scenario è senza confini!

Ma come possono le aziende ed i professionisti del settore sfruttare questo fantastico Social Media?

1. Più che registi e video maker di alto livello, servono dei creativi

Per far si che un video diventi virale e, quindi, si diffonda in maniera autonoma ed organica attraverso la condivisione, il passaparola, l’opera di taste maker e community digitali è necessario che l’attenzione si focalizzi sulla creatività, sulle idee, su nuove modalità di comunicazione visiva, dove l’originalità, l’estro e l’inusuale siano la chiave per contenuti inaspettati  che creino emozioni.

2. In un’economia di servizi, il video rappresenta il modo ideale per veicolare il valore. Una domanda da cui partire è quindi come posso veicolare con un video ciò che offro?

Innanzitutto bisogna  comprendere cosa può interessare il nostro target e come lo si può rendere accattivante anche se si tratta di qualcosa di tecnico e di nicchia: bisogna “giocare” sull’empatia, cercando sempre di mostrare qualcosa di nuovo, informando ed istruendo attraverso una visione delle cose fuori dagli schemi. Per fare un esempio, come potrebbero essere comunicati al grande pubblico gli sviluppi degli studi sulla robotica raggiunti di un dipartimento di una università americana?

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3. Fotografare i cambiamenti o meglio filmare i cambiamenti: ogni processo, ogni innovazione, ogni miglioria anche interna potrà essere mostrata al cliente

Youtube offre una grande opportunità: lo spazio gratuito ed una vetrina sul mondo, un luogo dove poter condividere, con chiunque abbia una connessione ad internet, i propri contenuti video. Sono le necessità delle persone, la loro continua curiosità e la ricerca di soluzioni ad offrire l’humus adatto al proliferare di video, non è detto che ognuno di questi debba generare milioni di visualizzazioni è sufficiente che possa rispondere anche ad una sola domanda perché il suo fine sia compiuto.

4. Un’immagine parla a tutti anche a chi non parla la nostra lingua: un mercato senza confini…

Il segreto come già indicato è la peculiarità dei video, ossia, quella di parlare con il linguaggio dei sentimenti, un linguaggio globale, adatto ad ogni latitudine, ma questa lingua deve essere ben studiata e parlata non può essere improvvisata se si vogliono raggiungere gli obiettivi prefissati fuori da tutti i confini; ogni dettaglio della social communication deve essere toccato correttamente.

5. Mostraci l’azienda. La crescente attenzione all’azienda e non più solo al prodotto/servizio ha fatto emergere le aziende anche per il rispetto che hanno verso l’ambiente e le risorse umane. Il video in tal senso può offrire testimonianze senza troppe barriere o filtri.

Un video in questo senso vale più di mille parole, ecco come può un’università attirare l’attenzione su di se in termini di iscritti e sicuramente anche di finanziamenti, mostrando che le sue ricerche hanno applicazioni immediate, utili e funzionali.

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