confusione Il sito aziendale è la vetrina del vostro negozio.

Avere un sito non aggiornato, confuso o poco curato è come avere la vetrina piena di polvere, con gli oggetti messi a caso e di cui si capisce poco.
Avete mai visto vetrine in questo stato? Raramente.
Le vetrine sono spesso frutto di un progetto e soprattutto di specialisti, i vetrinisti. Non è un lavoro facile. È faticoso, impegnativo e soprattutto richiede una grande creatività per non replicare in tutti i propri clienti la stessa idea.
Oggi i siti sono impegnativi quanto le vetrine; non tanto da un punto di vista fisico – quei maledetti manichini che anche a pezzi avevano un peso specifico abnorme – quanto dal punto di vista creativo.
Richiedono creatività, riflessione e una buona strategia.


Dietro la vetrina-sito ci possono essere vari tipi di persone e aziende.

  • Un imprenditore con alcuni dipendenti che è molto bravo sul fare, ma che fino a pochi mesi fa non sapeva nemmeno l’importanza di un sito costruito in un certo modo e di un blog dove potersi raccontare.
    Intervistato risponde: Blog? E cosa ci scrivo?
  • Un’azienda più strutturata che ha tra le proprie risorse qualche giovane laureata che si occupa della parte sito, social e vattelapesca perché ha studiato scienze della comunicazione, ma voleva stare nell’ufficio marketing per poter scegliere i modelli. L’azienda in questione ha un bel sito, perché sa che deve averlo, ma nessuna strategia e soprattutto obbiettivi.
    Intervistata risponde: Potrei pubblicare foto. Fanno sempre molto glamour!
  • Oppure un’azienda molto tecnica che conosce benissimo l’importanza di questa vetrina e il suo funzionamento, soprattutto html, e che mette due ingegneri a gestire la vetrina. Risultato? Scrivono di robe astruse delle quali capiscono solo loro il nocciolo della questione.
    Intervistati affermano con fermezza scientifica: Abbiamo scritto la scheda tecnica con riferimenti ai processi chimici e sociali, ma nessuno scarica il PDF.

Indubbiamente tenere un sito aziendale o un blog senza polvere, in ordine ed efficiente da un punto di vista comunicativo non è questione facile come qualcuno potrebbe pensare.
Il problema maggiore di tutta questa faccenda non sono tanto le questioni tecniche che un tecnico è pagato per risolvere, quanto i contenuti i quali dovrebbero raccontare al cliente chi sei tu e perché dovrebbero scegliere te.
Rendiamo le cose più semplici! Prima di tutto: obbiettivi e strategia. Se non sai cosa vuoi ottenere dallo strumento, non saprai nemmeno come usarlo. Deciso l’obbiettivo e scelta la strategia possiamo:

  1. Attingere alla propria esperienza. Troppo spesso guardiamo solo avanti. Ogni azienda è una storia: ci sono anni di lavori, incontri e soluzioni di problemi che possono essere interessanti. Perché non raccontarli?
  2. Rispondere sempre alla critiche. Un cliente che ci critica è sempre un’opportunità se abbiamo voglia di metterci in gioco e imparare. Rispondi e cerca di metterti nei suoi panni; per ogni cliente che scrive ce ne sono altri che ti hanno abbandonato silenziosamente.
  3. Parlare chiaro senza dare per scontato. Spesso parliamo da specialisti e ,a meno che i nostri interlocutori non siano tecnici quanto noi, e ci dimentichiamo di rendere le questioni fruibili. Spesso questa mancanza di comunicazione rimanda a una mancanza di chiarezza su di sé.
  4. Spiegare il proprio lavoro, soprattutto a chi non lo conosce. Più parli, discuti e rifletti più accumuli materiale per poter scrivere qualcosa sulla tua azienda. Le parole dette e ascoltate, tutte, sono un capitale di cui spesso non siamo consapevoli. Spiegare in modo semplice ad una amico
  5. Aiutare i clienti a imparare a scegliere. Condividi la tua esperienza senza pensare che sia un segreto. Oggi i consumatori, clienti hanno necessità e vogliono essere consapevoli. Una persona che li informa e svela loro i “trucchi del mestiere” si dimostra competente e affidabile.

Il materiale per gestire un sito c’è e in quantità smisurata, l’importante è esserne consapevoli e gestirlo nel migliore dei modi. E se non riuscite fatevi aiutare da un professionista. Ah, in questo caso, si chiama copywriter.