tag-titleUn testo non è bello se non ha un titolo snello.
E per quanto scrivi bene non ti legge neanche un cane se non spremi l’intelletto per un titolo ad effetto.

Rime stupide a parte (ho avuto uno svarione poetico) il titolo di una news, di un comunicato stampa o anche solo l’oggetto di una mail sono spesso più importanti del contenuto stesso del testo.
Perchè se abbiamo detto (leggi post: “Come fare goal con le prime 5 parole”) che l’incipit di un testo è fondamentale per catturale l’attenzione del nostro lettore, ancor più – a dir la verità – lo è la scelta del titolo. Che varia, ovviamente, a seconda del destinatario e del tipo di testo che stiamo scrivendo, ma che è assolutamente strategico per invogliarne la lettura.
L’accaparramento dell’interesse parte, nel caso in cui inviamo una mail, addirittura dall’oggetto della mail che deve contenere nel modo più sintetico possibile le informazioni più importanti per far capire al nostro interlocutore di cosa stiamo parlando: ritorniamo quindi alle nostre 5 W.


Un esempio: se stiamo invitando delle persone ad un evento non possiamo dimenticarci nell’oggetto della mail di inserire WHEN, la data (magari nella formula breve 20/2 per dire 20 febbraio), WHERE, il luogo comprensivo di provincia se si tratta di una località non nota a tutti, e infine WHAT, cioè cosa succede, una festa, un concerto, una mostra, un’inaugurazione etc etc…
Basta così, evitiamo oggetti troppo lunghi. Il resto lo metteremo nel titolo all’interno del corpo della mail.
Se l’oggetto della mail colpisce il nostro lettore per qualcuno di questi elementi ho maggiori probabilità di non essere direttamente cestinato o gettato nello spam.
Mettiamo che poi il nostro destinatario della mail, oppure il lettore del nostro post piuttosto che il navigatore che capita nella sezione news del nostro sito, si imbatta nel nostro titolo. Ce la giochiamo tutta lì: o lo tratteniamo ancora un po’ oppure ci cancella/ci abbandona.
Qui un distinguo va fatto: mentre il titolo di un post in un blog può essere più creativo, meno giornalistico, il titolo di una news deve essere un’ansa, non una pubblicità. In modo semplice e chiaro è importante anche in questo caso, come nell’oggetto della mail, tirar fuori il succo della notizia, magari con qualche dettaglio in più rispetto a quanto detto nell’oggetto della mail.
Facciamo un esempio: nell’oggetto della mail ho scritto “20/2 Preganziol (TV): Inaugurazione mostra fotografica”.
Nel titolo della news posso scrivere “Nome Artista espone i suoi scatti africani” (mettiamo che sia un reportage di foto fatte durante un viaggio in Africa). Se abbiamo lo spazio magari ci mettiamo anche un sottotitolo ( in gergo “catenaccio”), per aggiungere qualche dettaglio tipo: “Una raccolta fondi contribuirà alla costruzione di un pozzo in Mali” oppure per precisare “Inaugurazione il 20 febbraio ore 17 nella… Location”.

Nel giornalismo la titolazione di un articolo si compone generalmente di tre elementi, non necessariamente presenti tutti: il TITOLO (presente per forza), il CATENACCIO (il sottotitolo) e l’OCCHIELLO (il sopratitolo), ma quando si tratta di news per il web le cose sono ancora più flessibili e molto dipende anche dagli spazi prestabiliti dalla grafica.
Diciamo che ciò che conta è proprio il titolo e che potremmo tenere a mente come regoletta generale che, a seconda di quanti elementi ho a disposizione tra oggetto della mail, titolo, catenaccio e occhiello, l’importante è giocarsi in questi spazi tutte le 5 W esattamente come nell’incipit del testo, seppur non allo stesso modo.

Come in un “Tetris” il giochino è quello di equilibrare bene titolazione e incipit nella consapevolezza che ci giochiamo la partita della lettura tutta in quegli spazi: più precisione metteremo nella titolazione più creatività potremmo usare nel nostro incipit recuperando quei trucchetti di cui abbiamo parlato in un precedente post.

E in effetti il titolo andrebbe scritto alla fine di tutto, perchè proprio come a Tetris è quello che chiude la partita incastrandosi alla perfezione.