Ammesso e non concesso che su LinkedIn ormai ci siamo un po’ tutti, questa volta ho deciso di concentrarmi su un singolo aspetto dello strumento che può però tornare molto utile a chiunque stia cercando lavoro o più semplicemente voglia implementare costantemente la sua reputazione online. Ritengo necessario infatti focalizzare l’attenzione sul modo con cui utilizziamo gli strumenti piuttosto che sugli strumenti stessi, in quanto credo che, sopratutto quando si parla di social, venga erroneamente confusa la piattaforma con la strategia.
Uno degli aspetti di LinkedIn, che secondo me tende ad essere troppo spesso sottovalutato e sottoutilizzato, è l’aggiornamento, qualcosa come lo status di Facebook se vogliamo individuarlo in modo molto terra terra. Si tratta di quel riquadro bianco che si trova in alto nella home, che invita appunto a “condividere un aggiornamento”.
Ogni qual volta si aggiorna lo stato sarà visualizzato nelle home page di tutti i collegamenti, ricordando loro non solo che siamo vivi, ma anche che siamo persone attive, curiose, interessate, sempre aggiornate. Inoltre, i principali aggiornamenti condivisi rientrano nella mail che settimanalmente LinkedIn invia ai suoi iscritti, nella sezione “aggiornamenti di stato”. L’ultimo aggiornamento resta anche visualizzato sul profilo personale, fino a quando non ne sarà inserito uno di nuovo.
Come per Twitter, anche qui troviamo il limite dei 140 caratteri, ma ormai dovremmo essere abbastanza preparati e calibrati alla sfida di inserire un contenuto interessante in cosi poco spazio. Chiaramente è da tenere a mente nel caso di un copia e incolla da una fonte al riquadro dell’aggiornamento.
Perché aggiornare lo stato di LinkedIn? E’ un ottimo modo per comunicare con la rete di contatti che con il tempo ci siamo costruiti, con una certa frequenza. Ottimale sarebbe aggiornare lo status almeno una volta al giorno con diversi tipi di informazioni.
Ecco alcuni consigli pratici per utilizzare in modo efficace l’aggiornamento di stato:
- Inserire il titolo e il link di un articolo recente del nostro blog.
- Inserire il titolo e l’url di un articolo di un blog che abbiamo letto e ci è piaciuto molto. In particolare uno che sia molto recente, che abbia delle informazioni interessanti e che si riferisca alla nostra area di specializzazione.
- Un link a un sito interessante, in cui abbiamo trovato una pubblicazione o notizia che ci ha colpito e che sia allineata con la nostra linea di pensiero. Può essere anche una notizia relativa a un brand che riteniamo in qualche modo coerente con il nostro pensiero, meglio se qualcosa di positivo.
- Una “citazione del giorno toglie il medico di torno.” Ovviamente senza esagerare, la frequenza è un fattore che determiniamo a seconda delle nostre esigenze e peculiarità. Una grande fonte di citazioni può essere la ricerca #citazioni su twitter e, dal momento che gli aggiornamenti di Twitter sono limitati a 140 caratteri, si trovano citazioni che si adattano perfettamente alla finestra di aggiornamento di LinkedIn.
- Un link a un bel video di YouTube. Vi consiglio di condividere solo video che durano meno di tre-cinque minuti al massimo. Non serve specificare che il contenuto video dovrebbe essere coerente con il nostro brand, la nostra immagine, i nostri valori.
- Una richiesta a connettersi con noi su Twitter. Evitando assolutamente di diventare spammer, si può fare una volta ogni tanto, a intervalli distanti nel tempo: rischiamo altrimenti di avere il risultato contrario e diventare antipatici. Assicuriamoci di includere l’URL del nostro account twitter!
- Un annuncio importante su di noi o la nostra azienda, in pratica una sorta di breve “comunicato stampa“.
- Un link ad un articolo in cui siamo stati citati, condividendo l’url ed eventualmente un breve commento: si tratta di un potente PR e attività di branding.
- Infine, recenti risultati e principali attività sul lavoro sono sempre un segnale positivo da condividere e un modo molto efficace per raccontarsi.
L’aggiornamento dello stato di LikedIn è quindi un ottimo strumento per fare personal branding, l’importante, come per tutte le operazioni che non rientrano nella nostra quotidianità, è iniziare a implementarlo. Diventerà poi, poco a poco, una buona abitudine per mantenere e migliorare la nostra reputazione online.
Un ultimissimo suggerimento per i più pigri, che entrano poco spesso in LinkedIn, è quello di una prassi molto pratica e veloce: nei siti e blog che visitiamo spesso troviamo i social button che ci permettono di condividere direttamente l’articolo sul nostro aggiornamento di stato. L’operazione così diventa molto rapida, simile alla condivisione che siamo abituati a fare nei principali social network.