Per gli appassionati di web, il 15 gennaio scorso è stata una serata di trepida attesa.
Pronti davanti al pc per sentire svelata la grande novità del più chiacchierato dei social network: si vociferava di un lancio rivoluzionario, forse di un Facebook phone, forse di un motore di ricerca.
Che Facebook fosse alla ricerca di una soluzione per valorizzare (e monetizzare) la grande quantità di informazioni presenti su profili e pagine, è noto da sempre.
Questo annuncio portava con sé aspettative altissime: avrebbe potuto essere la Grande Intuizione.
In tanti sul web ad aspettare il grande momento, neanche fosse un nuovo sbarco sulla luna. Facebook stava per fare quel passo?
L’annuncio della Social Search è arrivato gradito, almeno nella presentazione: un motore di ricerca interno a Facebook permetterà di navigare profili, foto, interessi e molto altro – di amici, amici di amici e sconosciuti – attraverso query specifiche e plurime.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=SD951tHz38g]
Potrò sapere quanti dei miei amici amano sciare, quanti amici dei miei amici sono single e vivono nella mia città, quanti hanno consigliato un determinato ristorante, e molto altro.
Qualcosa potevamo già cercarlo altrove, ma FB riesce a integrare più ricerche filtrandole dalla tua “community”.
Il tutto nel rispetto della privacy e delle impostazioni di sicurezza associate al proprio account. Ciò che Fb trova e ripropone in chiave di ricerca corrisponde sempre e solo a post, foto, informazioni precedentemente condivise e quindi già pubbliche/pubblicate.
Il servizio è per ora attivo solo in beta, in inglese e negli Stati Uniti.
Quello che sappiamo arriva direttamente dalla presentazione di Zuckerberg.
In effetti, è una bella novità. Ma andando oltre alle singole funzioni dello strumento, mi chiedo quali implicazioni potrà avere.
Perché pensare a un nuovo strumento gratuito per gli utenti? Non erano le aziende il nuovo target di FB? Che benefici potranno avere le aziende da questa nuova funzione? Che modo ha Facebook per monetizzarla? Cosa ha veramente in mente Fb?
Più che risposte mi vengono in mente altre domande.
Ecco le cose su cui credo valga la pena riflettere:
1. Che efficacia avrà questa ricerca?
Graph Search non si sta mettendo in competizione con il sistema di ricerche di Google. Ma Google è da prendere come metro di paragone se di Search stiamo parlando. Ora – Facebook ha tutt’altro obiettivo: non riorganizza link secondo sistemi di rilevanza, ma ti fa trovare persone, luoghi, interessi, specialmente riferiti alle persone a te correlate. Ma anche se gli obiettivi sono diversi, mi aspetto che lo strumento sia altrettanto efficiente.
Pensiero: Mentre comprendo l’interesse di tutti i link presenti nel web a farsi trovare (SEO docet), mi chiedo se veramente le persone avranno interesse a pubblicare foto, interessi, luoghi dove sono stati, per uscire nelle ricerche social su FB. Su Google l’interesse è bidirezionale: chi cerca e chi è cercato (domanda e offerta) hanno interesse nell’incontrarsi. Non si può dire lo stesso su FB.
2. Quanto il mio profilo mi rappresenta?
Quanto il mio profilo dice di me? Molte informazioni non le ho inserite, nel profilo, molte cose che adoro non hanno ricevuto un mio like, tante cose che ho fatto e tanti posti che ho visto non sono stati immortalati e condivisi. Probabilmente il mio profilo non ha molto da dire. Al contrario di me 🙂
Pensiero: dato che la ricerca si basa non su quello che dico e faccio, ma su quello che scrivo e condivido, come influirà questa discrepanza nei risultati della ricerca? E soprattutto mi spingerà ad inserire più informazioni su di me o al contrario a gestire in modo rigido le impostazioni di privacy?
3. Come funzionerà il posizionamento nei risultati della ricerca?
Quali saranno i risultati ritenuti più pertinenti alla mia ricerca? Non ci saranno algoritmi alla Google supercomplicati, quanto piuttosto verranno filtrati i risultati più vicini al profilo in termini di gradi sociali.
Pensiero: Facebook suddivide le categorie di amicizie in amici, amici di amici e tutti gli altri. Mentre sarà facile discriminare in base a queste categorie, più difficile sarà il compito di ordinare all’interno di queste categorie. Se per esempio voglio sapere quanti miei amici vivono nella mia città, come Facebook ordinerà tali profili?
4. E le aziende?
Che ruolo avranno le “pagine brand” in questa funzione di Search? Appare chiaro come il riorganizzare informazioni possa essere di grande aiuto per i brand soprattutto in ottica di analisi, di reputation e di richiesta degli utenti. Ma probabilmente non è tutto: le aziende non solo troveranno utile fare ricerche sul proprio brand, ma cercheranno anche di posizionarsi nelle ricerche degli utenti.
Pensiero: La corsa al posizionamento ha qualcosa di già noto. Ma sembra a questo punto inevitabile che si presentino su FB dinamiche simili ad altri motori di ricerca. Ma sto ipotizzando..
5. Come FB monetizzerà questo strumento?
Il passaggio, dopo questi pensieri, sembra quasi inevitabile. Col passaggio di FB dal display alla search diventa inevitabile pensare alla possibilità di una search a pagamento che tanto somiglia alle dinamiche di Google AdWords.
Pensiero: E’ davvero questo lo sbarco sulla luna di Facebook? Se si, mi aspettavo qualcosa di più originale, magari non una rivoluzione planetaria, ma almeno un modo nuovo di pensare al web.
L’idea generale è che comunque gli utenti passeranno più tempo su Facebook. L’obiettivo a breve termine sembra quindi quello di tornare a rendere interessante il network che ultimamente stava perdendo smalto (agli occhi degli utenti e degli investitori). Nel medio-lungo però le implicazioni saranno sicuramente maggiori, specialmente in termini di revenue.
Ho come l’impressione che questo Graph Search sia solo il teaser di qualcosa di più grande.
Questo qualcosa probabilmente lo si intravede, e assomiglia, come detto, a qualcosa di già visto, ma molto sarà dettato da come gli utenti cominceranno a interrogare FB.
O forse il finale non c’è e lo scriveremo noi ricerca dopo la ricerca.
E tu cosa vorresti chiedere a FB?