Una percentuale pari al il 24% degli utenti dei social network ha perso momenti importanti perché impegnati ad aggiornare il proprio stato. Ci sarebbe da affermare che se Facebook non è ancora morto, forse è meglio augurarsi che ciò succeda presto…
Non c’è dubbio che la diffusione dei social network ha provocato dei cambiamenti nelle relazioni nel mondo reale. In alcuni casi, Facebook è utile per organizzare incontri tra amici o per conoscere nuove persone, in altri invece il suo uso eccessivo può causare un peggioramento della qualità della vita, come dimostra la ricerca effettuata dal portale Schools.com. Lo studio mette in evidenza l’impatto dei social media sulla vita reale. Il primo dato riportato nella infografica, esplicitato all’inizio, è preoccupante. Per quanto riguarda invece il modo in cui i social media vengono utilizzati, il 62% dell’utenza condivide buone notizie, l’84% rimane in contatto con amici lontani e il 16% organizza incontri con gli amici. Il 76% degli utenti ritiene che i social network siano il mezzo migliore per trovare vecchi conoscenti, mentre secondo l’83% delle persone sono utili per vincere la timidezza e fare nuove amicizie.
E’ importante, in questo scenario, non perdere di vista il mondo reale, ESSERE comunità, sfruttando anche gli strumenti del web ma lavorando in modo integrato tra on e off line.
Eventi on-line e off-line
Un recente studio sulla comparazione tra eventi di business on-line ed off-line, Business Motivations and Social Behaviors for In-Person and Online Events realizzato dalla Professional Convention Management Association (PCMA) assieme al Virtual Edge Institute (VEI) e a UBM Studios, evidenzia come i motivi d’affari per cui si decide di partecipare ad un evento o seguire online un evento virtuale sono molto simili, così come il comportamento sociale che viene messo in atto in entrambi i casi. Oltre l’80% del campione afferma di essere a proprio agio nel fare networking con sconosciuti, a prescindere che l’evento sia fisico o virtuale. Entrambi i tipi di pubblico condividono informazioni con i colleghi via sms o strumenti come Twitter. Inoltre non c’è una differenza significativa per quanto riguarda le potenziali distrazioni: anche chi partecipa ad un meeting di persona è tentato di sbirciare la posta elettronica o abbandonare un incontro per vari motivi. È più probabile, però, che chi segue via internet risponda più spesso al cellulare, navighi o faccia acquisti in rete. Un fattore importante per aumentare la probabilità di recarsi a un evento è il piacere nel viaggiare.
Conoscere le caratteristiche del target a cui ci si rivolge è essenziale per chi fa marketing, per proporre al meglio il canale virtuale come utile “estensione” di una fiera o di una conferenza e non necessariamente un suo sostituto: “Possono essere complementari agli obiettivi e migliorare l’esperienza dell’audience: significa ripensare le attività di marketing, engagement e i contenuti per allinearsi alle esigenze degli utenti” afferma Kate Spellman, presidente di UBM Studios. Il pubblico cerca contenuti prima, durante e dopo: il canale digitale permette di offrirli durante tutto il ciclo dell’evento.
Il report mira a superare l’approccio tradizionale che vede contrapposte le due modalità di evento e renderle complementari.
Un esempio di come questa complementarietà possa aumentare i risultati di visibilità di un evento è la sfilata di Prada a Tokio.
Prada ha portato in scena le collezioni donna e uomo Primavera-Estate 2012 in un deposito di Shin Shuna, quartiere industriale di una Tokyo rinata dopo i fatti di Fukushima. Quello che ha fatto la differenza è che, in un momento in cui i blogger di moda imperversano, Prada ha invitato quattro blogger internazionali, dei virtual trendsetter, a mostrare il loro personale punto di vista. Bryanboy (www.bryanboy.com), Diane Pernet (www.ashadedviewonfashion.com), Rumi Neely (www.fashiontoast.com) e Susie Lau (www.stylebubble.co.uk) hanno offerto in diretta su Prada.com il loro punto di vista dello show. Finito il livestreaming, i quattro bloggers hanno continuato a girare con la loro camera la serata evento di Prada filmando il set-up.
Successivamente sul sito è stato reso disponibile per il download l’E-Stories della serata di Tokyo. Un libro multimediale dove, oltre alle impressioni dei quattro blogger internazionali, sono state raccolte le emozioni e le foto dei due blogger più cool del Giappone: Misha Janette (www.tokyofashiondiaries.com) e Dan & Joe (www.tokyodandy.com). Questo evento è la conferma che è possibile fare cultura, anche digitale, e porre spunti di riflessione su come coniugare mondi apparentemente distanti.
Non bisogna pensare che queste realizzazioni valgano solo per le grandi aziende, perché (grazie alla democraticità della rete) rendere disponibile il proprio evento in livestreaming è alla portata di tutti.
Come sottolineato più volte è sempre più necessario attivare nuovamente il pensiero strategico e progettare in termini sistemici.
Il successo di questa sfida è il non aver paura del cambiamento, il non restare immobili nelle proprie sicurezze e convinzioni, che la maggior parte delle volte sono dei vincoli alla nostra evoluzione.
Cercare dei luoghi dove mettersi in gioco e mutare per capire come si può evolvere mantenendo alla base le proprie radici. Per questo è necessario mixare mondo virtuale e mondo reale. Trovando spazi e momenti in cui si passa dai clic sui “Mi piace” alle strette di mano e alle facce. E’ necessario non solo giocare sui e con i social media per crescere ma anche mettersi in gioco come imprenditori e consulenti. Partendo da questa idea in Frogmarketing abbiamo creato Playground: un’area che prevede un campo di gioco, nella convinzione che la contaminazione delle conoscenze e dei punti di vista è possibile.
Playground per un’azienda e per i partecipanti è un momento chiave perché il confronto è importante. Perché persone che non sanno nulla di te e della tua attività posso avere un punto di vista a cui tu non saresti mai arrivato, costretto nelle incombenze di tutti i giorni e talmente preso dal tuo lavoro da non riuscire ad alzare lo sguardo, a vedere l’insieme delle cose. Perché condividere aiuta a crescere, ci da nuove prospettive, ci fa intravedere mondi possibili.
I feedback sembrano darci ragione, infatti, per chi crede in ciò che fa e lo fa con passione il miglior successo è questo:
“Grazie per l’entusiasmo e la professionalità dimostrata nel difficile approccio alle problematiche di una impresa. Condividere con voi e gli altri i nostri vissuti ci ha aiutato nel mettere a fuoco temi e valori fondamentali e da questi ripartire con stimoli nuovi.”
Non avete capito cos’è il Playground? Volete un esempio di melting tra strategia online e offline? Volete mettervi in gioco?
Al momento vi basta un clic!
Con l’entusiasmo che ci contraddistingue vi auguriamo un 2013 pieno di passione e di stimoli!