Avete presente le foto che conservate ancora adesso, a distanza di 20 anni, nel cassetto del mobile di legno in sala? E quella che avete nel portafoglio che comincia a spiegazzarsi tutta? E quella del vostro primo viaggio tutto da soli, alla scoperta del mondo? Quella foto che quando la guardate vi dice: in un momento sono stata felice? Ora immaginate che quella scatola sia vittima di una catastrofe naturale… che il vostro “depositario” di emozioni, sentimenti, sacrifici impressi in quelle foto venga perduto e danneggiato… ma soprattutto di ritrovarvi completamente immersi in macerie e quindi in uno stato psicologico in cui anche solo una foto può essere fonte di speranza…
L’11 Marzo 2011 il Giappone (Yamamoto) venne devastato dallo tsunami portando milioni di famiglie, oltre alla povertà assoluta, la completa perdita di qualsiasi ricordo.
Di fronte a tale catastrofe uno studente di sociologia si è adoperato per fondare un progetto http://lostandfound311.jp/en/ il cui obiettivo era quello di ripristinare tutte le foto rinvenute dopo la tragedia, così da poterle restituire ai loro proprietari.
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Munemasa Takahashi on Lost & Found at Aperture from Aperture Foundation on Vimeo.
Una volta ripulite le foto dalle macerie, esse sono state scansite ed aggiunte al database digitale dove, con l’aiuto del software di riconoscimento facciale, circa 30.000 foto e più di 2.000 album fotografici sono stati restituiti ai loro proprietari o ai familiari superstiti.
L’idea ammirevole dello studente tuttora sta facendo il giro del mondo con l’esposizione, in svariate mostre di quelle foto, troppo rovinate da cui non è stato possibile trovare l’identità e ciò ha scaturito in me due riflessioni: la prima sull’ottimo utilizzo del web come strumento di aiuto, la seconda sull’importanza dei software multipiattaforma cloud based che offrono servizi di file hosting e sincronizzazione automatica di file tramite web.
Ovviamente riguardo la mia prima riflessione non c’è molto da dire se non citare altri esempi di come il web possa essere sfruttato pro bono ma riguardo l’importanza degli spazi online dove poter conservare file, contatti, impegni e gestirli su più dispositivi insomma creare la nostra cassaforte raggiungibile da qualsiasi parte del mondo in cui ci troviamo e resistente a quelle calamità naturali che ultimamente hanno il sopravvento.