Avevamo parlato delle immagini al potere, grazie al grande potere delle immagini. In questi giorni di elezioni presidenziali negli Stati Uniti, quanto valgono le immagini?
E proprio in questo inizio di novembre sono uscite due notizie importanti che ancora una volta riguardano immagini – foto, in particolare – e social network.
Instagram ha appena annunciato i profili web e in questi giorni li sta rendendo disponibili gradualmente per tutti gli utenti. Alcuni esempi di aziende molto note: Sephora, Illy, Nike. Per vedere se il vostro è attivo digitate nel brower instagram.com/[username]. Non più solo app mobile, quindi: le foto saranno visibili anche da browser web, organizzate in una pagina con una testata che presenta una selezione delle foto più recenti, l’immagine del profilo e la breve bio, informazioni principali sull’account e poi sotto tutto lo stream delle foto che abbiamo scattato e pubblicato nel tempo. L’interfaccia è molto simile alla Timeline di Facebook, i “tratti somatici” parlano dell’acquisizione e di un altro tassello sulla via dell’integrazione delle due piattaforme.
Cosa cambia per le aziende che utilizzano Instagram? Per ora non molto, al lato pratico. Certo, il profilo web aumenta le possibilità di diffusione e fruizione delle immagini: un numero maggiore di visualizzazioni, nuovi utenti, più commenti e like. E, auspicabilmente, una maggiore attenzione alla qualità delle foto: le dimensioni di un monitor rispetto a quelle di uno smartphone esaltano le foto belle e mettono in evidenza i difetti di quelle scadenti. A tendere, il profilo web va nella direzione di avere un contenitore più adatto a… inserire advertising. Eh sì, monetizzare è imperativo.
La seconda notizia per ora è un gossip, non è ufficiale ma arriva dal New York Times: Twittter sta testando i filtri per le foto. Insomma, non dovremo per forza utilizzare Instagram e poi convididere le foto su Twitter. Scattiamo la foto con il nostro smartphone, la carichiamo su Twitter e prima di pubblicarla applichiamo il filtro più adatto.
I servizi e le funzionalità stanno convergendo, questo “brodo primordiale” di piattaforme social sta generando pochi organismi, di dimensioni considerevoli, specializzati ma con tratti simili e in continuo movimento tra sovrapposizione e allontanamento.
L’evoluzione è in corso, smile!