
In questo caotico, democratico ma disordinato (per definizione) world wilde web ci sono ben poche certezze e tanti miti. Un’espressione che mi ha stancato, diventata un po’ alla volta un leitmotiv, e che viene ripetuta ormai allo sfinimento, è “content is the king”. Si è scritto in lungo è in largo; non basta più avere un sito ben fatto, usabile, con una grafica gradevole e ottimizzato per i motori di ricerca, ma è diventato indispensabile sviluppare contenuti interessanti e accattivanti, in grado di creare conversazioni in rete, di essere condivisi e rilanciati sui social network. Ingaggiare i consumatori e interessarli è la premessa fondamentale per trasformare i fan da un semplice elemento quantitativo a persone realmente appassionate del brand. La solita solfa.
Ora, non fraintendetemi. Sono d’accordo che il contenuto in un modo o nell’altro sia l’ingrediente fondamentale per comunicare il nostro messaggio ai clienti e al pubblico. Tuttavia, credo che sia un po’ troppo sopravvaluto, e che comunque da solo non possa essere in grado di governare il mondo web… un re deve avere la sua regina! Allora, chi è la regina? E’ il social media? Il link building? La SEO? Le digital PR?
La domanda che mi pongo, in termini di definizione di una strategia di promozione o di brand awareness sul web, sembrerà banale; invece, se io fossi dall’altra parte e qualcuno mi spiegasse che il contenuto, l’elemento fondamentale, è il re, mi chiederei: e basta? Tutto qua? Fa tutto da solo?
Per come la vedo io non è tutto qua, ma credo che non sia neanche possibile eleggere con precisione una sola regina. Possiamo identificare però un harem di regine senza il quale il re da solo non potrebbe davvero funzionare. E per rendere il nostro re-contenuto un sovrano efficiente, è necessario che soddisfi la maggior parte di queste regine.
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- Comunicazione
Talvolta erroneamente si crede che nel web ci sia tutto un popolo di pecoroni, che sia sufficiente quindi condividere il link del contenuto per renderlo virale e interessare il pubblico. La verità è che se non si comunica al meglio il contenuto non si raggiungeranno mai gli obiettivi prefissati. Dobbiamo perciò essere il membro numero 1 della nostra community. Questo significa che, oltre a postare il contenuto originale, è necessario essere sempre presenti per commentare e sostenere le conversazioni man mano che si sviluppano. Il nostro contenuto sarà davvero sovrano e ascoltato solo quando avrà ottenuto l’attenzione del pubblico. Pubblico che noi avremo amorevolmente coltivato e interessato. - Coerenza
Con i social media si possono costruire relazioni, fiducia e reputazione solo se seguiamo un flusso ordinato di input. I lettori devono sapere che possono contare sulle news, di qualsiasi genere esse siano, in maniera regolare e costante. In questo modo, fornendo informazioni di alta qualità e interagendo regolarmente con il pubblico, è possibile entrare nelle giornate e nelle case dei fan, creando così relazioni durature e rendendo le persone più ricettive e forse anche un po’ più consapevoli del messaggio che vogliamo trasmettere. A correre invece in una direzione un giorno, e nell’altra il giorno successivo, si rischia di confondere e forse anche di perdere il pubblico. Dobbiamo essere perciò coerenti (e persistere) nelle nostre azioni per costruire un pubblico solido. - Obiettivi
Nelle attività di social media marketing è fondamentale tenere a mente ciò che si vuole raggiungere. Il miglior contenuto non governerà mai se non è scritto per il giusto pubblico di riferimento. E’ necessario perciò fare uno studio del proprio target prima di produrre il contenuto. Pensare quindi alle esigenze di chi sta dall’altra parte, monitorare, ascoltare. L’ascolto è fondamentale per capire cosa interessa e cosa no. Ogni post deve avere quindi un preciso scopo e deve essere diffuso in modo efficiente, nei diversi canali online dove i potenziali interessati si trovano. - Utilità
Parliamoci chiaro: di fuffa ce n’è già tanta in giro! Inutile, e forse anche dannoso, produrne altra. Il contenuto deve essere, detta molto banalmente, utile. Come? Può insegnare qualcosa per esempio. O spiegare come risolvere un problema. Dare alle persone informazioni per loro preziose, capire di cosa hanno bisogno e servire loro le notizie in un piatto d’argento. Se riusciamo a soddisfare la curiosità e i bisogni del nostro pubblico, non solo si acquista la sua fiducia, ma c’è anche la possibilità che il pubblico, incuriosito e fidelizzato, venga poi in cerca dei nostri contenuti. - Personalità
Relazioni, comunicazione, fiducia, contatti: tutti dipendono dalla personalità. Non dimentichiamoci infatti che online non ci si collega a macchine, ci si connette alla gente. La personalità è ciò che rende ognuno dei nostri destinatari unico e diverso dagli altri: la corona di questa regina. E’ necessario dare al nostro contenuto una voce unica. Non possiamo piacere a tutti, soprattutto nei social dove spesso le persone si sfogano e vorrebbero parlare con un interlocutore reattivo. Senza dimenticare mai la diplomazia e il savoir faire! - Strategia
La regina strategia è una di quelle più esigenti, la sua gestazione dura molto più delle altre ma i frutti che ne escono alla fine ripagano di tutta la pazienza e la fatica. Soprattutto, ci consente di verificare cosa è andato bene e cosa no, azione fondamentale per poter monitorare i risultati, anche in ambito di moneta sonante. Senza una strategia le confuse strade del social rischiano di condurre in destinazioni indesiderate da cui poi è difficile tornare indietro. Anche un membro della corte reale si perde nella foresta dei social media senza la guida di una strategia! - Rivalutazione
Se abbiamo predisposto una strategia, ma il nostro regno non è ancora in fiore e il popolo sta morendo di fame… forse è il caso di rivalutarla e raddrizzare il tiro!
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Non c’è un ordine fisso per importanza delle regine. E’ evidente però che il re-contenuto non possa governare senza le sue regine, e le regine a sua volta avranno difficoltà a tenere insieme la corte senza l’assistenza di altri. Strumenti, risorse, capacità ed esperienza non vanno mai dimenticati in fondo a un cassetto o tirati fuori al momento del bisogno. Sono le mura del nostro castello.