Nella resa operativa delle strategie di comunicazione spesso si tratta di mettere insieme diversi ruoli e altrettante competenze per giungere alla fase finale del processo: l’elaborazione del messaggio. A prescindere dal mezzo scelto per comunicare e da cosa si voglia dire nel dettaglio l’arduo compito di tale messaggio è il medesimo, e il destinatario lo stesso.
Un messaggio deve attirare l’attenzione, colpire, essere persuasivo, emozionare. Mentre tenta di compiere tutte queste azioni deve soprattutto convincere chi lo riceve a compiere un’azione, deve dunque raccontarci qualcosa del prodotto o servizio che ci resti ben impresso nella mente. E la regola vale per tutti gli ambiti e gli ambienti in cui il messaggio viene elaborato: pubblicità in tv, su riviste, su Google, sui social network, brochure, e perché no, il payoff del nostro biglietto da visita ( in effetti quando lasciamo un biglietto da visita stiamo cercando di “venderci” ).



Oggi, molto più di ieri, siamo abituati a ricevere ed elaborare in modo critico i messaggi pubblicitari: televisione, radio, riviste, adesso ci si mette anche internet. Ciascuno dei mezzi elencati ha un grado di efficacia del messaggio che dipende da vari fattori endogeni ed esogeni : quanto il messaggio è accattivante in primis, ma anche quanto il consumatore è predisposto a riceverlo. Quando le condizioni si verificano contemporaneamente inoltre il messaggio deve avere la magica dote di rimanere latente nella nostra mente, e riemergere al momento giusto. Magari quando siamo indecisi tra due prodotti, davanti allo scaffale del supermercato, e non sappiamo quale scegliere: improvvisamente ci ricordiamo che uno dei due ha una pubblicità spiritosa, o ha una pagina su Facebook che pubblica tanti post interessanti, ed ecco che i dettagli fanno la differenza.
Nell’elaborazione strategica e operativa del messaggio pubblicitario, qualunque sia il formato e la destinazione, teniamo a mente queste quattro regole:

    1. Mettiti nei panni del consumatore

Sii sincero, non attribuire al tuo prodotto o al tuo servizio caratteristiche che non ha. Cerca di raccontarlo facendo emergere ciò che lo rende migliore, gli attributi per cui un cliente dovrebbe sceglierlo, per cui tu stesso lo sceglieresti

    2. Ricorda che il tempo è denaro!

Non dilungarti troppo con fronzoli o giri di parole inutili, arricchisci il tuo messaggio con la cornice giusta ma ricorda sempre i famosi 6.5 secondi che un individuo è disposto a dedicarci!

    3. Raccontati con passione

Parlare agli altri di sé e del proprio prodotto non è semplice, ma essere convinti di ciò ce si dice si rivela quasi sempre la strada giusta. Proporre argomentazioni di cui noi stessi siamo molto convinti rende senz’altro più semplice l’innescarsi del processo di fiducia che ciascun consumatore dovrebbe avere nei confronti dell’azienda .

    4. Non distrarre troppo chi ti ascolta

Cercare di comunicare in modo innovativo, elaborando messaggi non convenzionali o scegliendo immagini che lascino il segno è un’ottima strategia ma non dimentichiamo mai il nostro prodotto, non andiamo troppo lontani da quello che dobbiamo dire in realtà, si rischia altrimenti che venga ricordato solo la forma ma non il contenuto del messaggio.

A tal proposito vi lascio con uno spot televisivo che fino a poco tempo fa si vedeva abbastanza spesso. Un’amica parlando con me dello spot mi ha fatto scaturire questa riflessione, entrambe lo ricordavamo molto bene ma nessuna delle due ricordava quale fosse il prodotto in questione!

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E voi che ne pensate?