Sì può fare un uso social del social network per eccellenza? La risposta è sì. E’ nato a settembre un gruppo facebook in cui si regalano gli oggetti, ancora in buono stato, che non si usano più. Come tutti i casi social di successo, tutto parte da un’idea geniale e da qualcuno che ci crede davvero. In questo caso l’idea non è delle più originali, ma è così semplice ed utile che mi chiedo perché non sia venuta in mente anche a me! Ho deciso di parlarne perché mi sembra un segnale positivo in questo periodo; inoltre qualcuno, poco tempo fa, mi disse che con la crisi si tornerà presto al baratto e questo potrebbe essere davvero il primo passo verso quella strada. Vi riporto perciò l’intervista all’ideatore di questa iniziativa.
“Te lo regalo se vieni a prenderlo” nasce nel verde del canton ticino grazie a una persona con dei forti valori sociali e una solida attenzione all’ecologia. Salvatore Benvenuto è un formatore per adulti, attualmente disoccupato, che ogni tanto va a farsi un giro in discarica: “Io vado ogni tanto a Bellinzona e rimango sempre stupito dalle cose che vengono buttate, e che sono funzionanti“. Anche il web ci ha messo del suo, e Salvatore segnala un video Youtube che lo ha ispirato: La storia delle cose. “Evolversi vuol dire utilizzare al meglio le risorse”, così inizia la descrizione di tutti i gruppi, che continua spiegando la finalità dell’iniziativa: “Lo scopo di questo gruppo é quello di regalare oggetti che possono essere riutilizzati. Il fine é quello di diminuire l’inquinamento evitando le discariche; dove spesso si trovano oggetti funzionanti o ancora in ottimo stato.”
La semplicità e la chiarezza del messaggio non lasciano dubbi: altrettanto chiaro è stato Salvatore quando gli ho chiesto di raccontarmi l’evoluzione del gruppo facebook. “A settembre dello scorso anno ho aperto il gruppo in Ticino per capire se la mia proposta era interessante e dopo alcuni mesi ho visto che le persone l’apprezzavano e il numero di iscritti continuava ad aumentare, così ho pensato di fare la stessa cosa in Italia (io sono italiano), creando dei gruppi nelle varie regioni italiane nella speranza che trovasse accoglienza. Non ho utilizzato nessuna forma promozionale, il tutto si é sviluppato e si sta sviluppando attraverso i membri, che invitano altri o promuovono il gruppo nelle loro bacheche.”
E’ stato necessario creare un regolamento, perfezionato nel tempo, che è possibile leggere in ogni gruppo. Ma come funziona esattamente? Semplice, sulla bacheca si fanno offerte e richieste di oggetti e i membri si mettono d’accordo sul ritiro. Non esiste un punto di raccolta, ogni privato cittadino si relaziona direttamente con i donatori e si accorda per la consegna dei beni.
La chiacchierata con Salvatore, che ho trovato una persona molto piacevole e disponibile, è proseguita sull’ambito “crisis management”: quali i problemi, se ci sono stati, durante questi mesi? Come sono stati affrontati e risolti? “Lei deve considerare che oggi abbiamo oltre 30.000 membri e nell’insieme va molto bene. Ogni tanto troviamo qualche commerciante che abusa della nostra iniziativa e questo infastidisce tutti. Quando vengono individuati li blocchiamo. I membri stessi segnalano queste persone che utilizzano la buona fede per profitto personale. Altre volte qualche utente é troppo goloso e allora dobbiamo ogni tanto intervenire.” Il fatto che siano gli stessi membri a segnalare chi esce dai binari è sintomo di una sentita partecipazione al gruppo.
C’è qualche caso positivo di cui avresti piacere raccontare? “Sono molte le persone che hanno tratto beneficio da questo progetto. Quando ho iniziato a regalare degli oggetti che non utilizzavo o che sono stati richiesti, l’incontro con le persone é sempre stato un bel momento. Ho ricevuto anche un invito a cena e ho costruito un’amicizia. Personalmente posso dire che dare é interessante e appagante e ricevo anche dei messaggi dei membri in questo senso. Dal mio punto di vista questo gruppo permette di fare un importante passo sociale e di favorire un atteggiamento collaborativo piuttosto che competitivo. Purtroppo la nostra società é fondata da sempre su aspetti che sono di natura competitiva, già a partire dalla scuola. Secondo me “Te lo regalo se vieni a prenderlo” é un ottima iniziativa per portare una sensibilità ecologica e sociale.”
Questa intervista mi ha fatto riflettere: dopo aver visto centinai di iniziative umanitarie e sociali prettamente teoriche finalmente un uso concretamente sociale dei social.
Sarei curiosa di sapere cosa ne pensate di “Te lo regalo se vieni a prenderlo”!