L’ultimo rapporto del World Economic Forum sull’ICT spiega che l’Italia, in posizione 48, si distingue dalla sotto-performance dei sistemi educativi e innovativi, dovuti principalmente al ritardo del governo nello sforzo di far leva sull’ICT per favorire la competitività nazionale e internazionale.

I paesi europei più innovativi a livello economico e commerciale sono Svezia, Finlandia, Paesi Bassi, Danimarca e Germania, principalmente grazie agli elevati investimenti nella ricerca e sviluppo, ma anche grazie al potenziamento e perfezionamento delle risorse umane ed alla presenza di fondi pubblici e privati destinati all’innovazione.

Come risollevare l’Italia dalla posizione 48, nonostante gli scarsi investimenti pubblici in R&S?

Nel suo celebre discorso ai neolaureati di Stanford, Steve Jobs racconta: “non si possono unire i puntini guardando al futuro, quindi dovete avere fiducia nel fatto che i puntini si connetteranno in qualche modo. Dovete avere fede.” Il problema è che in Italia questa fede manca. Soprattutto ai giovani, che rappresentano la fascia d’età con il più basso tasso d’occupazione in un paese poco meritocratico. Jobs continua, spiegando che deve il suo successo al coraggio che l’ha spinto a seguire la propria intuizione ad investire tutte le sue risorse in un lavoro che ama.

In Italia però, un neo-diplomato che deve scegliere la propria facoltà, baserà quasi sicuramente la sua scelta su quanto quella facoltà gli dia la sicurezza di trovare lavoro. Ancora troppe poche imprese italiane hanno fiducia nel ruolo giocato dall’ innovazione e dalla creatività come mezzi per trovare una via d’uscita dalla crisi. Persino le università limitano gli studenti, che non possono rischiare, sperimentare ed uscire dagli schemi. Nemmeno i professori possono farlo.Come ci si inventa un lavoro? Come si creano nuove idee? Come si diventa un futuro Steve Jobs?

Prendendo spunto da alcuni consigli che ci ha lasciato uno degli uomini più influenti del mondo, le sue chiavi di successo sono state le intuizioni, l’assenza di preconcetti, la determinazione, ma soprattutto la passione, il coraggio e l’ossessione per i dettagli.

Come mettere in pratica questo stile di vita?

  1. È necessario trovare una passione che si interseca con il proprio talento. Una volta trovata, bisogna dedicarsi totalmente ad essa vietandosi altre distrazioni, così che possa, con il tempo e con un pò di fortuna, diventare la propria professione lavorativa, non dando per scontato che sia già stata inventata.
  2. Predisporre un progetto semplice ed ordinato e portalo avanti con fermezza e determinazione.
  3. Vivere più esperienze possibili, viaggiare e sperimentare nuove culture, perché comprendere più aspetti della vita umana porta a valutare nuove visioni.
    Per raggiungere idee di successo è essenziale valutare tutte le idee e setacciare tutto il pensiero, cercando di stimolare creatività, estro e capacità inventiva, ma soprattutto non avendo paura di andare controcorrente, di pensare in modo diverso ed avendo il coraggio di seguire le proprie intuizioni.
  4. Non accontentarsi, non sentirsi arrivato. Esplorare continuamente realtà nuove e insolite cercando di apprendere da chiunque: conoscenti, esperti di settore, professori, ma anche anziani e bambini.

Potrebbe non sembrare il periodo più adatto per pretendere di lavorare divertendosi, tuttavia, a mio parere, se abbiamo una speranza lo dobbiamo alla crisi. Fino a quando le cose vanno bene e c’è la sicurezza di poter studiare sulle spalle dei genitori, o in caso di laurea mancata di buttarsi su un lavoro sicuro e redditizio, è difficile che le persone tentino di inventarsi un lavoro sfruttando i propri gusti e le proprie capacità, usando creatività, intuizione ed immaginazione. Ma quando non c’è nulla da perdere, non si hanno le possibilità di studiare all’università e manca un lavoro che dia sicurezza… beh allora si prova ad aver fede e, come disse Jobs, forse i puntini si connetteranno.