Il marketing cambia, si evolve, si adatta alle circostanze, soprattutto si adatta a noi consumatori. Cambiano i prodotti, cambia la comunicazione, cambiano i mezzi. L’eco di ciò che si vuole dire si diffonde con modalità diverse, più precise. La pubblicità ha indossato vesti diverse, si è celata, è stata ripetitiva, occulta (che brutta parola). È stata sempre rivolta ai più, senza distinzione di target troppo precisa. Col passare del tempo è divenuta un’esigenza fare in modo che il messaggio non andasse sprecato, non finisse nelle orecchie di chi non aveva voglia di udirlo. Il progresso dei mezzi, fortunatamente, ha permesso tutto ciò con un notevole duplice vantaggio: miglior impiego dell’investimento in comunicazione per l’azienda, meno stress per l’utente, ormai stufo di essere tartassato dalle réclame. Prima di arrivare alla piena e talvolta sacrosanta facoltà di poter evitare il messaggio pubblicitario, siamo passati per alcune interessanti fasi, caratterizzate dai mezzi più disparati.


Il telemarketing, questo interessante strumento di persuasione, sostenuto e portato avanti per diverse tipologie di servizio/prodotto, è uno di questi. Tipicamente la persuasione era messa in atto da un’operatrice ( senza essere banali, quasi sempre di gentil sesso si parla) che cercava di convincerti con i mezzi a disposizione, a comprare o ad aderire a determinati servizi. Per telefono. Tipicamente queste telefonate erano bene strutturate, gli operatori preparati sui prodotti, un po’ meno preparati, forse, alle rispostacce che si sentivano dire talvolta 🙂 Oggi è necessario essere iscritti a registri nei quali si esprime il proprio consenso ad essere contattato per finalità pubblicitarie: lo strumento dovrebbe portare a termine i suoi compiti più facilmente.

L’onda dell’iperconnessione degli utenti è iniziata portando ciascuno di noi ad avere una casella di posta elettronica. E anche in questo caso la comunicazione si è adattata al mezzo, e le aziende hanno pensato a metodi poco invasivi ma molto efficaci per recapitare il proprio messaggio in maniera completa e dettagliata: l’email marketing. È uno strumento molto efficace se usato bene, dal punto di vista dell’azienda. Ed è uno strumento che al consumatore piace: si legge se si vuole, quando si ha tempo, è molto “eco”, diversamente dai kili di brochure dei quali siamo stati spesso seppelliti. Forse il messaggio pubblicitario che arriva senza dare troppo disturbo è più efficace.

L’onda dell’iperconnessione oggi è diventata 2.0, siamo sempre online, navighiamo da ogni luogo disposto di un WI-FI o anche solo della linea telefonica. Ci piace cercare informazioni sui prodotti che ci interessano, navighiamo di sito in sito come se fossimo in una strada del centro, ricca di negozi, e stessimo passando da una vetrina all’altra senza però entrare da nessuna parte. Ci piace l’idea che questo shopping non sia così impegnativo.
Anche in queste circostanze l’azienda e con essa i metodi pubblicitari si sono evoluti, si sono adattatati alle nuove circostanze. Cosi la pubblicità online è sempre più diffusa, gli annunci sono ovunque, a volte sembra quasi che ci seguano, che sappiano cosa ci piace. Non è l’occhio del grande fratello che ci spia, è piuttosto Big Google. Se vi fosse successo infatti di navigare un sito e qualche tempo dopo di vedere gli annunci proprio di quel sito stesso, magari mentre stavate leggendo un articolo su un blog, avrete pensato: allora è proprio destino che io compri quel prodotto! Più che destino, quello è Remarketing. È un’interessante attività, molto efficace nel web, che permette di raggiungere clienti potenzialmente interessati al proprio prodotto e servizio in momenti seguenti alla manifestazione di interesse nel confronti del prodotto stesso, per tentare di portare a termine il processo di acquisition.
Fatte queste considerazioni pur non avendo scrutato il panorama approfonditamente si direbbe quasi che la pubblicità oggi siamo noi a sceglierla. Forse non è proprio così ma si può si sicuramente dire che la ridondanza dei media tradizionali ha portato molti consumatori a selezionare accuratamente i messaggi e li ha resi talvolta immuni ad essi, e questi nuovi metodi poco invasivi e talvolta interattivi possono essere una strada più sicura per l’azienda. A proposito di interazione vi lascio con questo strabiliante video, che ci piace alla grande 🙂

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