Qualche giorno fa mio padre mi ha chiesto cosa fosse Linkedin. E’ una domanda che mi viene spesso posta, non solo da persone di una certa età; conosco diversi ragazzi miei coetanei infatti che non hanno ancora creato il loro profilo perché fondamentalmente non hanno colto l’utilità e le potenzialità del social network.

Innanzitutto qualche numero: Linkedin è il più grande network professionale al mondo, con oltre 150 milioni di membri in più di 200 paesi di cui oltre 2 milioni in Italia. Il social network infatti è uscito dai confini statunitensi e a fine 2011 circa il 60% degli iscritti risultava essere non proveniente dagli Stati Uniti. La crescita continua, e il ritmo è di più di 2 iscrizioni al secondo, un dato non da poco se si pensa che stiamo parlando di un target ben definito, ovvero persone che lavorano o sono in cerca di un’occupazione.

Ma iscriversi… a cosa serve? Per rispondere è necessario fare un passo indietro e aggiungere una riflessione che spesso viene omessa da chi ancora non ha un profilo: anche le agenzie di lavoro e gli uffici del personale si muovono con dinamiche simili a quelle del consumatore medio. Ovvero? Google, nome, cerca. Un’operazione semplicissima, che noi consumatori facciamo più volte al giorno quando abbiamo bisogno di un’informazione di qualsiasi tipo.
La corsa alla reputazione online non è infatti una disciplina in cui concorrono esclusivamente le aziende: il cosidetto personal branding è diventato una prerogativa per chi cerca lavoro. Quindi, se vogliamo rispondere alla nostra domanda, direi che serve ad esserci e ad esserci con le informazioni più essenziali e preziose.

Facciamo una rapida panoramica: Linkedin è a tutti gli effetti uno strumento efficace per cercare lavoro, clienti e interazioni professionali. Un luogo in cui i professionisti possono condividere la loro esperienza e ottenere nuovi contatti e… contratti. Ad oggi, oggettivamente, le sottoscrizioni premium a pagamento sono ancora quasi esclusivamente dominate da consulenti per il recruiment e da ‘head hunters’ che vogliono entrare in contatto con i candidati più preziosi del mercato, quelli per cui vale la pena investire in un social network come Linkedin. La versione gratuita è comunque più che esauriente perché contiene un vero e proprio curriculum vitae costantemente aggiornato, con la possibilità di stamparlo comodamente in pdf in qualsiasi momento.

Linkedin quindi, se usato in maniera efficace e proattiva, può diventare un validissimo strumento per trovare lavoro e per consolidare relazioni con professionisti del settore di nostro interesse.
Il social network infatti offre diverse funzionalità che se vengono utilizzate nel modo migliore possono aiutarci a ottimizzare il nostro profilo e a supportare il nostro businnes.

Ecco una lista di dieci mosse strategiche, riportate dal sito Business Insidee, realizzabili con gli strumenti messi a disposizione degli utenti, che molti di noi non sanno ancora di poter sfruttare.

  1. Condividere e visualizzare notizie su Linkedin Today: raccoglie le news e i link condivisi su Linkedin e li organizza in un resoconto quotidiano, consultabile anche per argomenti. Linkedin Today si trova sotto il tab news, in alto nella nostra finestra Linkedin.
  2. Ricercare gli status update con Linkedin Signal. In pochi sanno infatti che la casella di ricerca in alto a destra non permette di cercare soltanto nomi e cognomi: impostandola su “Aggiornamenti” possiamo digitare il topic che ci interessa e scoprire chi ne sta parlando in quel preciso momento.
  3. Mantenere aggiornata la pagina della propria azienda: le pagine aziendali sono largamente personalizzabili e possono essere utilizzate per pubblicare notizie, offerte di lavoro e link ai prodotti e servizi dell’azienda. In sintesi sono utili per farsi conoscere, aumentare la coesione interna e attrarre forza lavoro.
  4. Ottimizzare la propria URL: la URL che Linkedin assegna di default ai profili è formata da una serie di lettere e numeri, ma può essere personalizzata in modo da migliorare la nostra posizione nei risultati di ricerca di Google. (es.: http://it.linkedin.com/in/isabellapolo)
  5. Entrare a far parte di gruppi di settore: su Linkedin sono presenti molteplici gruppi organizzati intorno a professionalità, tematiche e settori specifici. Diventarne membri ci aiuta a rimanere aggiornati e ad entrare in contatto con persone che condividono la nostra stessa sfera di interessi.
  6. Posizionarsi nei risultati di ricerca di Google: Google premia Linkedin e i suoi iscritti nei suoi risultati di ricerca, e questo fornisce una certa visibilità che può rivelarsi un vantaggio al momento della ricerca di un impiego.
  7. Mantenere un profilo sempre aggiornato: dal momento che, quando qualcuno digita il nostro nome su Google, il nostro account Linkedin compare in testa ai risultati di ricerca, mostrare un profilo non aggiornato rischia di essere addirittura imbarazzante. Completarlo indicando le posizioni più recenti che abbiamo ricoperto aiuta a fornire di noi una descrizione semplice e opportuna.
  8. Individuare una posizione desiderata e le skills adeguate: se siamo interessati ad un particolare lavoro o ad una promozione, uno sguardo al profilo di chi già ricopre il ruolo a cui ambiamo può darci un’idea delle capacità che dobbiamo sviluppare per realizzare il nostro obiettivo e degli elementi che è possibile aggiungere al nostro profilo, naturalmente reali!
  9. Ricercare personale: la pagina Corporate Recruiting Solutions offre la possibilità di individuare i migliori candidati tra gli utenti del social network.
  10. Compilare un CV: il Resume Builder permette di costruire in un attimo il nostro CV a partire dai dati inseriti nel nostro profilo.

Ora non ci resta che esplorare tutte le funzionalità che Linkedin mette a nostra disposizione e testarne in prima persona l’efficacia.
Perché quindi essere presente in Linkedin? Perché ci sono i nostri futuri clienti, i nostri futuri datori di lavoro, i nostri partner commerciali e i nostri dipendenti di domani!

Più di 2 milioni di italiani si sono già iscritti a Linkedin: e tu ci sei?