Ogni intuizione inizia in un luogo buio dove avviene una reazione chimica che fa scoccare una scintilla. Quando il processo è innescato difficilmente si può fermare. Ogni tanto capita di avere, solo vagamente, sentore di questa intuizione, ma se è ancora acerba è difficile da comprendere. Nel tempo l’intuizione trova materiale adatto per maturare: parole, situazioni e soprattutto persone. All’improvviso, quanto tutto è pronto, viene alla luce. Esce dal buio e viene alla luce.
Alcune di queste intuizioni sono diventate froggers, playground e frogmarketing.
Molto tempo fa era l’idea di un blog e uno strampalato biglietto da visita. Perché un consulente di marketing va in giro con una rana sul biglietto da visita? Al tempo non lo sapeva chiaramente nemmeno lui, ma il valore simbolico si accordava perfettamente alla materia incandescente che giaceva nel buio.
Da quel blog sono nate molte collaborazioni. Lavorare assieme ad un progetto comune significa creare una rete di persone che si scambiano conoscenza, si confrontano e crescono assieme. Qualcuno prende altre strade, è la vita; qualcuno di nuovo arriva.
Ad un certo punto, quando la materia nel buio è matura, ma non abbastanza per venire alla luce, si incontrano delle persone e le riconosci. Li riconosci come i compagni di viaggio che cercavi. Basta qualche spunto ed ecco, una sera davanti ad una pizza, tutto viene fuori. Senza dover spiegare nulla. Si crea il gruppo.
Il gruppo, se trova l’alchimia giusta, è una forza dirompente. Il gruppo non è matematica e spesso è un azzardo. Questo gruppo è stata, ed è, una bellissima scommessa. Persone molto diverse per provenienza, storie personali e esperienze, ma che si sentono accomunate dalla mutazione in atto. Principalmente la sensazione che il mondo vada affrontato da più punti di vista, con curiosità, andando a vedere e cercando di capire condividendo la conoscenza e le ricchezze di ognuno.
Prima di tutto era necessario trovare il terreno comune sul quale riconoscersi. Ecco il perché di un manifesto; per darci la nostra visione del mondo, una certa idea del mondo da condividere e declinare ognuno nel proprio lavoro secondo la propria specificità.
Poi era necessario riconoscersi in un logo, un’immagine di noi. Un’immagine sfrontata, ma non troppo. Giocosa, ma non sciocca. Un’immagine che ci mostrasse come siamo
Sinceri, solari e pronti. Per ogni incontro, ogni avventura, ogni giorno.