Capita di sbattersi, di pensare a nuove idee, di cercare un problema, di valutare mille soluzioni. Le persone che cercano in continuazione nuove idee fanno pure delle invenzioni. Magari per caparbietà come Edison e il suo filamento di tungsteno. Magari per caso come Fleming e la penicillina.

Poi capita anche di guardarsi in giro e vedere dei bei panorami, dei stupendi monumenti e…degli striscioni. Nel girare per le strade si scopre che l’Italia è un fiorire di no alla cava, no alla chiusura di xyz , no alla centrale, no alla discarica, no ai rifiuti, no alla tangenziale, no allo smog sotto casa, no all’apertura… Un giorno mi aspetto di vedere un cartello “no a tutto”! A voi è mai capitato di vedere uno striscione con scritta una proposta? A me mai. Nemmeno allo stadio. Si legge “Totti non si tocca” ma mai una volta che uno scriva “Totti dentro come punta”.

Infine capita pure,  ci sono dei giorni che capitano, che ti senti dire dal manager di turno che in azienda tutti guardano alle cose che non vanno e gran pochi guardano a ciò che funziona. Tutti criticano nessuno propone. I dipendenti della medesima azienda ti dicono anche che nessuno chiede mai se vi siano proposte. Insomma, sembra che le critiche si sentano sempre e le proposte mai.
A questo punto mi domando: ma vuoi vedere che quella degli striscioni è diventata una mentalità. Per uno che dice A, qualcuno che scrive “no ad a” lo troviamo sempre.

Da queste esperienze mi sono sorte alcune domande su cui ragionare: Come introdurre una novità in azienda senza che questa scateni una marea di no? Come farsi ascoltare quando abbiamo una nuova idea?

  1. Punti in comune. E se invece di dire no e di nasconderci dietro un non iniziassimo a capire i punti in comuni tra i due fronti. A me non sta bene avere l’inceneritore in giardino, tuttavia non mi sta bene nemmeno avere la discarica. Il punto in comune è che entrambi non vogliamo rifiuti in giardino. Ora detto questo sarebbe interessante sentire qualche proposta dal fronte del no.
  2. Focus su interessi e non sulle posizioni. Se mi focalizzo sulla posizione tra due litiganti non è più finita. Se mi concentro sugli interessi (che questa azienda non chiuda e che rimanga competitiva e che i posti di lavoro rimangano inalterati) mi è più facile trovare una via di uscita.
  3. Focus sui problemi e non sulle soluzioni. Di fronte ad un no impara a cercare i problemi che quel no pone. Il non non è una soluzione è solo un altro tipo di problema.
  4. Il coraggio di ascoltare. Di fronte alle critiche e ai no bisogna avere coraggio. Coraggio significa dare un foglio bianco e chiedere alle persone di proporre idee. Coraggio significa ascoltare quelle idee e discuterle.

Se avete altri consigli su come controllare il fronte del no fateceli sapere nei commenti!