Abbiamo parlato spesso del vantaggio del guerriglia marketing e di come questo risieda nel suo campo d’azione che ha confini solo nei limiti della creatività; ma questo stesso beneficio si traduce spesso in un vero “imbarazzo della scelta”.

Per dare l’avvio all’incontrollabile pensiero creativo proviamo a suggerire una “checklist creativa” definita in base all’analisi delle numerosissime azioni di guerriglia marketing già pubblicate in passato.

1. “Make them Play”

  • Coinvolgere fisicamente, attivamente e direttamente le persone in un occasione di gioco e divertimento.
  • Creare brand engagement, ma in modo inaspettato, sorprendente che stimoli i passanti a partecipare all’azione stessa.

… let them have fun!

Qualche esempio:

2. “Think NOW!”

  • Reagire ad un fatto dell’attualità, ad un evento appena accaduto e sfruttarne gli effetti.
  • Non può essere premeditato, per sua stessa natura, poiché sfrutta a suo favore una situazione improvvisa e poco prevedibile a suo vantaggio.

… take the chance!

Qualche esempio:

3. “Think up side down”

  • Creare un gioco di ribaltamento del prodotto o del suo contesto
  • Posizionare o presentare oggetti dove non dovrebbero essere o mettere in scena azioni della vita quotidiana in luoghi desueti
  • Distorcere una situazione per creare spiazzamento tramite un’azione di decontestualizzazione

… turn everyday life right around!

Qualche esempio:

4. “Think Emotionally”

  • Fare leva sui sentimenti positivi o negativi, sulle emozioni, sulla sfera affettiva. Suscitare nell’animo delle persone sdegno, tenerezza, pena, affetto, …
  • Creare una reazione emotiva mostrando in modo esplicito una situazione, una condizione, un problema.
  • Fare leva sui ricordi del passato.
  • Il pericolo qui è di sconfinare nel patetico è quindi importante creare azioni intelligenti NON SCONTATE, pena sconfinare nel kitch.

…make them think or remember!

Qualche esempio:

5. “Think Mob”

Prendere spunto direttamente dai Flashmob e  utilizzarne alcune caratteristiche:

  • aggregazione improvvisa di un gruppo di persone, apparentemente senza motivo;
  • azione fulminea;
  • il gruppo si dissolve non appena l’azione è termina;
  • le persone coinvolte fanno qualcosa di bizzarro, eccentrico, strampalato o semplicemente inusuale rispetto al contesto;

Lo scopo è quello di provocare una catena di reazione da parte delle persone circostanti: sospetto – curiosità – sgomento – divertimento!

Qualche esempio:

6. “Think Trasgressive”

  • Creare un’azione trasgressiva o all’opposto spaventosa che provochi una reazione forte, quasi fisica, nelle persone coinvolte.
  • Paura, sdegno, terrore, disgusto, desiderio, possesso, …
  • In questo caso il rischio è di andare oltre il limite e di innescare una reazione opposta e di sfavore verso l’azienda, il marchio, l’associazione promotrice.
  • Se correttamente escogitata tale tattica sarà altamente memorabile e genererà un immediato passaparola ed eco sulla stampa.
  • è comunque una trasgressione di forma e non di contenuto del messaggio

… it’s a team job!

Qualche esempio:

7. “Think exaggerate”

  • Enfatizzare, esasperare caratteristiche, aspetti, effetti, situazioni d’uso del prodotto (marca, azienda, bene o servizio)
  • Moltiplicare esponenzialmente creando stupore per la loro esagerazione.
  • Utilizzare l’iperbole

… make things big, huge, great!

Qualche esempio:

8. “Show the Effect”

  • Mostrare le conseguenze, gli esiti, le logiche che stanno alla base di un’azione, un comportamento o un prodotto.
  • Mostrare l’effetto ma in modo sorprendente ed esageratamente palese.

… let them know!

Qualche esempio:

9. “State a problem and …provide the solution”

  • Creare o mostrare una situazione problematica, reale o possibile, che coinvolge le persone quotidianamente o in particolari contesti.
  • Presentare e rendere evidente la questione, il fastidio, il disagio, l’imbarazzo per poi fornire la soluzione.

… suggest them!

Qualche esempio:

10. “Show it”

  • Mostrare il prodotto o che cosa rappresenta, in modo diretto.
  • Comunicare un messaggio (idea o prodotto) in modo “tabellare”, in cui la comunicazione è immediata, con un coinvolgimento cognitivo minimo.
  • Questa tattica è la più “povera” in cui la creatività è fondamentale per coniugare semplicità ed efficacia.

… play simple!

Qualche esempio:

Ovviamente la “checklist creativa” non si esaurisce nelle dieci categorie elencate, molte azioni di marketing sono uniche e singolari, altre presentano elementi di sovrapposizione tra i caratteri individuati per ogni categoria.
Tra le fonti di libera ispirazione ci tengo a citare Tamara Pasquin.

Voi? Ne avete da aggiungere?