Questa riflessione nasce quando in un sito di design ho visto un cubo di Rubik per non vedenti. (Color Rubik Cube For The Blind) Ogni quadratino, che compone la faccia del cubo, ha il colore scritto in Braille, ma il cubo è completamente bianco. Sono uno sciocco perché, come al solito, divengo consapevole  che la mia condizione esclude altri modi di vivere il mondo. Mi sembra un’idea semplice ed efficace.

Questa è tecnologia? Tecnologia significa soluzione?

Ma cos’è la tecnologia? Potremmo dire che la tecnologia è quel pensiero che propone soluzioni per problemi esistenti cercando di trovare il modo di farlo in meno tempo e con sempre minor fatica.

La tecnologia potrebbe, per esempio, rendere accessibile il godere di una bella storia anche per chi non può fruire dell’oggetto libro.

Ho lavorato in libreria tra il 2000 e il 2006 e non potete nemmeno immaginare quante volte mi hanno chiesto audiolibri per persone non vedenti oppure libri stampati con lettere grandi per persone anziane che non ci vedevano più tanto bene. Al tempo in commercio c’era ben poco.

Di un bisogno un’opportunità.

Una piccola casa editrice www.treebook.it pubblica audiolibri di scrittori esordienti, letti e interpretati ottimamente da doppiatori professionisti. Solitamente il primo libro dell’esordiente è gratuito. Nel sito potete trovare favole per bambini, storie d’amore o noir. Assieme all’audiolibro vi viene fornita anche la versione in pdf che in un ereader può risolvere il problema delle lettere grandi.

Il lavoro di Maria Giovanna Luini, in collaborazione con la casa editrice Historica, va esattamente in questa direzione.

Il libro, infatti, ha sia un’edizione cartacea, più tradizionale, che un’edizione in LIS (la Lingua Italiana dei Segni). Quest’ultima si presenta come un video-romanzo, disponibile gratuitamente sul sito della scrittrice, e interpretato da un’attrice madrelingua sorda in LIS.

Il problema non è se la tecnologia possa aiutare situazioni di questo tipo, molto spesso lo può fare. Il problema è che quelli che progettano la tecnologia spesso non hanno bisogno del cubo di Rubik per non vedenti o dell’audiolibro.