E’ una cosa di cui si sente parlare spesso ultimamente. Vediamo di capirne qualcosa di più.

Innanzitutto si tratta di aziende (o divisioni aziendali) che raccolgono le idee imprenditoriali stimate ad alto potenziale di ritorno economico, ma non ancora pronte per essere massicciamente finanziate.

Il concetto di incubatore è molto simile a quello di “laboratorio” o centro di ricerca. Solo che in questo caso si tratta di un laboratorio di idee e una fucina di creatività. Si parte da un’idea, si formula un’ipotesi e su di essa si imposta un’indagine speculativa o sperimentale, che dovrebbe confermarla o negarla. Le probabilità che un’idea si trasformi in una scoperta scientifica rivoluzionaria, sono molto basse, ma vale comunque la pena sperimentare, poiché in caso di successo, i benefici ricompenseranno di tutti gli sforzi compiuti e faranno dimenticare i tentativi falliti.

Negli incubatori non lavorano scienziati, ma managers con elevate competenze in strategia aziendale, marketing, finanza, contabilità direzionale e soprattutto che condividono un profondo interesse per le evoluzioni del mondo digitale e i nuovi modelli di business. Questi team composti da managers qualificati accompagnano l’imprenditore nella realizzazione della business idea.

Come gli scienziati, che lavorano nei centri di ricerca, anche i managers, che operano all’interno di un incubatore, partono da un’idea, la studiano, la analizzano e la sperimentano. L’obiettivo di un incubatore non è, però effettuare una scoperta scientifica o identificare una nuova legge fisica, ma far nascere e crescere imprese ad alto tasso di sviluppo (tipicamente nei settori dell’informatica e delle biotecnologie). Essi analizzano le idee di business per vagliarne la fattibilità tecnica, economica e finanziaria. Se le idee supereranno questo primo esame, l’incubatore si impegnerà a seguire le successive fasi di sviluppo dell’azienda per accelerare (da qui il nome di “acceleratori”) il più possibile la crescita dell’impresa.

Gli incubatori, mettendo a disposizione degli imprenditori l’esperienza e la preparazione dei loro team di consulenti, consentono alle aziende di portare la propria attività in Rete in modo efficace e soprattutto veloce. E’ proprio la rapidità, con cui un’idea di business viene trasformata in una Internet company, uno dei fattori che contraddistingue l’operato degli incubatori.

Altre funzioni degli incubatori sono:

  • accelerare lo sviluppo dell’impresa. In altri termini, l’intervento di un incubatore dovrebbe portare, nel giro di pochi mesi (max qualche anno), le ‘start-up’ ad un livello di redditività tale, da consentirgli la quotazione in borsa, più velocemente, comunque, di quanto sarabbero in grado di fare con le sole proprie forze.
  • svolgere il ruolo di intermediari di idee e capitali. Da un lato, chiunque ritiene di avere un’idea imprenditoriale vincente, attraverso e grazie agli incubatori, può avvicinarsi, senza grandi complicazioni, ai potenziali finanziatori. Dall’altro, l’incubatore svolge una funzione selettiva delle idee, semplificando il lavoro di chi concede finanziamenti.
  • svolgere la funzione selettiva degli incubatori. Avviare una nuova impresa su Internet comporta molti rischi a fronte di potenziali ricavi futuri molto elevati. Chi effettua investimenti, specialmente nei settori della new economy e a maggior ragione finanziando ‘startup’, cioè aziende ancora in fase di lancio, non è sicuramente avverso al rischio, anzi…

Per gli investitori è, quindi, indispensabile:

  • valutare la proposta ricevuta o l’idea prospettata;
  • valutare l’imprenditore o il gruppo di imprenditori che si propongono;
  • individuare la portata del proprio ruolo nel progetto;
  • quantificare l’ammontare dell’investimento da effettuare.

Purtroppo, gli investitori non dispongono delle competenze e della struttura organizzativa necessarie per effettuare questo tipo di indagine. Nasce così l’esigenza di delegare questa attività ad una azienda, l’incubatore, che faccia anticamera ai progetti da finanziare, che sia in grado di rispondere alle tante richieste di investimento provenienti dal mercato e ne valuti l’affidabilità complessiva.

Libera ispirazione da Incubatori.