E’ da un po’ di tempo che ci penso! Avrei proprio voglia di fare qualcosa che mi impegni professionalmente dal punto di vista etico.
Ikujiro Nonaka (1991, p. 94 November-December issue of HBR) spiega il concetto di serendipity nell’area della innovazione come la capacità di “intercettare le riflessioni, intuizioni, impressioni personali dei singoli lavoratori e metterle al servizio dell’intera società, provandone l’efficacia nel contesto d’impresa“
Parlandone con qualche amico è nata una idea: un progetto che leghi i concetti di open source, di co-creazione, di community e di transfer knowledge e si proponga in modo innovativo allo scopo di fare qualcosa di utile per chi normalmente questo genere di argomentazioni non se le può permettere. Che dia freschezza alle idee e che allo stesso tempo possa risultare utile.
Il progetto, che per ora abbiamo chiamato marketing.os2.0, si pone come obiettivo quello di radunare una serie di professionisti del marketing e della comunicazione che abbiano voglia di dimostrare che “il calzolaio può anche avere la scarpa aggiustata” e che vogliano sperimentarsi attivamente nella co-creazione di valore per una Onlus. Grazie al prezioso lavoro di queste associazioni è oggi possibile cambiare più di una vita, dando la speranza di un futuro migliore a molte persone.
Una forma di volontariato dove il proprio campo d’azione sia quello del lavoro quotidiano. Dove la rete delle proprie conoscenze e le competenze siano in grado di fare la differenza in una specie di open source intellettuale composto da tanti piccoli interventi che messi assieme compongano il puzzle. Mescolando colui che produce valore con colui che lo consuma in un processo di creazione di valore che richiede la compartecipazione attiva di entrambe le parti ad un dialogo interattivo.
Nella società in cui viviamo i problemi che ogni giorno dobbiamo affrontare a volte non ci permettono di vedere oggettivamente la vita che scorre e ci fa ritenere normale che ci siano nel mondo persone che convivono con problemi ben più gravi. Ognuno di noi affronta questo tema a modo suo e in termini strettamente privati. Chi più, chi meno motivato direttamente dalle esperienze della vita.
Il nostro paese è fatto di persone di grande creatività e umanità. La speranza è quella di raccogliere un numero di professionisti che siano sensibili a questi temi e abbiano voglia di mettere in piedi un comune modo di cambiare le cose!
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Di lavoro da fare ce n’è molto!