Alessandro Baricco: è l’ultima delle mie letture. Un po’ vacanziera. Sicuramente, a prima vista, poco adatta a questa area dove si cerca, in modo semiserio, di trattare temi professionali legati al marketing. Eppure questo libro per certi versi è illuminante nella sua semplicità. Visioni strategiche e approcci all’innovazione sono trattati marginalmente ma in modo sufficiente per farmi pensare alla fan page su facebook.
“Siamo mutanti, tutti, alcuni più evoluti, altri meno […] chi punta i piedi e chi corre all’impazzata in avanti, ma eccoci li, tutti quanti, a migrare verso l’acqua. […] Tanto inutile e grottesco è il ristare impettito di tante muraglie avvitate su un confine che non esiste.”
“…tutti a sentire, nell’aria, un’incomprensibile apocalisse imminente; e, ovunque, questa voce che corre: stanno arrivando i barbari. Vedi menti raffinate scrutare l’arrivo dell’invasione con gli occhi fissi nell’orizzonte della televisione. Professori capaci, dalle loro cattedre, misurano nei silenzi dei loro allievi le rovine che si è lasciato dietro il passaggio di un’orda che, in effetti, nessuno però è riuscito a vedere. E intorno a quel che si scrive o si immagina aleggia lo sguardo smarrito di esegeti che, sgomenti, raccontano una terra saccheggiata da predatori senza cultura. I barbari, eccoli qua. Ora: nel mio mondo scarseggia l’onestà intellettuale, ma non l’intelligenza. Non sono tutti ammattiti. Vedono qualcosa che c’è. Ma quel che c’è, io non riesco a guardarlo con quegli occhi lì. Qualcosa non mi torna.”
I barbari. Saggio sulla mutazione